Empyrios «Zion» [2013]

Empyrios «Zion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
02.08.2013

 

Visualizzazioni:
2591

 

Band:
Empyrios
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Empyrios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Empyrios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Empyrios

 

Titolo:
Zion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Silvio Mancini :: Vocals
Simone "Sym" Bertozzi :: Bass
Dario Ciccioni :: Drums
Simone Mularoni :: Guitars

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
1h 16' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.04.2013

 

Etichetta:
Scarlet Records
[MetalWave] Invia una email a Scarlet Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Scarlet Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Scarlet Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo la recente pubblicazione del nuovo album dei DGM (“Momentum”, ndr.), il “Lord” della sei corde Simone Mularoni appare instancabile nella sua ricerca di nuove sonorità, sempre pronto ad intraprendere nuove sfide nonostante il grande impegno e lo sforzo che la produzione di un lavoro dei DGM impone, come se il termine “stanchezza” non trovi spazio all’interno del suo vocabolario. Perché tutti questi elogi? Il signore in questione, grazie alla complicità di Silvio Mancini, "Sym" Bertozzi e Dario Ciccioni, ha rinunciato al meritato riposo per partecipare nella lavorazione dell’ultimo disco degli Empyrios dal titolo “Zion”, edito dalla Scarlet Records. Gli Empyrios, quindi, oltre al già citato Mularoni, è una band dall’elevato tasso tecnico e che non ha nulla da invidiare a gruppi quali Symphony X, tanto per fare un paragone. Questo nuovo lavoro studio (il terzo in ordine di tempo) è un portatore sano di prog metal, accattivante nelle trame, contaminato da suoni elettronici e ritmiche ipnotizzanti, il tutto amalgamato dalla vocalità nitida di Silvio Mancini, perfetto interprete di una band che alterna sapientemente momenti melodici a quelli più duri di stampo black/death (belli gli interventi in growl di Bertozzi). La sperimentazione è il vero leitmotiv di questo disco. Infatti in Zion vengono intraprese nuove interessanti vie compositive, sorprendendo l’ascoltatore in ogni singola traccia: dalla ruvida e diretta “Nescience”, pezzo dal carattere black che colpisce per la grande intensità, all’innovazione di “Masters”, anch’esso di stampo black ma con un massiccio uso dell’elettronica. “Domino” è basata sui possenti riff di Mularoni, il tutto condito da un giro di basso ipnotico. Con “Reverie” si apprezza la band alle prese con un prog metal di ottima qualità. Il clou arriva con “Renovation”, complesso nella sua struttura e interpretato egregiamente da Mancini, adattando con grande disinvoltura la sua voce alle tante variazioni imposte da questo pezzo, il migliore del lotto. La title track “Zion” strizza l’occhio all’industrial metal, insomma, ogni genere viene suonato con grande padronanza e con risultati più che soddisfacenti. Terminando, ce n’è per tutti i gusti, un disco eclettico e che merita sicuramente l’attenzione di molti.

Track by Track
  1. Nescience 75
  2. Domino 70
  3. Masters 75
  4. Reverie 70
  5. Unplugged 70
  6. Renovation 80
  7. Wormhole 70
  8. Square One 75
  9. ZION 75
  10. Blackmail 70
  11. Madman 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Digprog pubblicata il 02.08.2013. Articolo letto 2591 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.