Le Pistole alla Tempia «La Guerra degli Elefanti» [2013]
Recensione
Un proverbio africano recita così: “quando gli elefanti combattono è sempre l’erba a rimanere schiacciata”. Questo è lo spirito amaro che parla del sociale, di ingiustizia, di realtà e non si lascia ammaliare da fantasie inutili, non in questo disco troverete storie irreali, non in questo disco avrete a che fare con idee particolari se non uno spaccato duro e crudo della realtà che ci circonda. Questa “Guerra degli Elefanti” è in fondo la guerra che ogni cittadino deve sobbarcarsi nel sopravvivere in uno stato ingiusto, sia che riguardi il paese in cui vive che il proprio stato della coscienza. Le Pistole alla Tempia sono un quintetto che riassume il pensiero di un intero paese conscio di non stare a proporre chissà quale svolta stilistica; i nostri si limitano ad un Heavy Rock dai tratti sufficientemente sperimentali che non disdegnano l’unplugged così come si lasciano influenzare da un moderno Alternative senza eccedere e con una umiltà infinita si piazzano di certo tra i gruppi rock italiani che ho apprezzato maggiormente quest’anno. Sanno suonare bene e si avvalgono di una produzione eccellente.
Qualche info per incoraggiarvi: oltre al nome di Max Carinelli (I Cosi, Pan del Diavolo, Giuradei) in veste di produttore artistico abbiamo quello di Manuele “Max Stirner” Fusaroli (Zen Circus, Tre allegri ragazzi morti, Le luci della centrale elettrica) al banco mixer. Direi che tutto questo aumenta il valore di un biglietto da visita già di per sé buono e non dovrete fare altro che supportare queste pistole alla tempia e lasciarvi trasportare dalla loro “negatività” che probabilmente darà qualche strattone alla vostra sensibilità. Lasciarsi cullare da del buon rock è sempre cosa buona e giusta e di certo le soddisfazioni non mancheranno ad una band che sta percorrendo una strada stilistica che sarà anche già battuta ma che muove i propri passi con uno stile che denota tanta professionalità ma soprattutto che ci mostra una realtà dalle molte sfaccettature senza fare passi più lunghi della propria gamba.
Ci vorrebbero molti più dischi così. Possiamo considerare “La Guerra Degli Elefanti” come un album di cantautorato un po’ particolare che potrebbe davvero interessare l’ascoltatore in grado di saper riconoscere la musica che vale.
Track by Track
- La Guerra degli Elefanti 70
- Non Ti Cercano Piu' 70
- Insieme e Basta 70
- Ealu' 75
- Sylvia 75
- Casa Bianca 70
- Cesare 70
- Figli Dei Figli 75
- Disintossicarsi Sul Garda 70
- Nazione Sleale 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
72Recensione di Carnival Creation pubblicata il 09.08.2013. Articolo letto 1522 volte.
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