Benea Reach «Possession» [2013]
Recensione
I Benea Reach sono una band di Oslo nata nel 2003 che prima di "Possession", uscito nel 2013, ha pubblicato due album ben accolti da critica e pubblico. Il metal dei Benea Reach invita alla riflessione e alla meditazione, la precisione con cui costruiscono tessuti sonori dona momenti di razionalità musicale. Tutto ha un ordine e una precisa collocazione nel complesso gioco degli incroci tra le varie componenti strumentali: i riff si sviluppano pienamente, la base ritmica procede sicura, si esprime nella progressione ed espande il campo delle possibilità in cui le chitarre, il growl e il cantato possono trovare uno spazio fertile da colonizzare. Lo stile della band è caratterizzato da un continuo scontro/incontro tra opposti, tra momenti melodici e quasi epici/zen e furia metal/hard/core. "Woodland" ha una solida base ritmica che incalza e sorregge il contenuto di riff melodici e rimescola le battute avvolte da growl e cantato dilatato. "The mountain" e "Desolate" sono brani caratterizzati da una melodia calcolata che colpisce nel segno, che si spinge oltre mantenendosi in bilico tra spinta aggressiva e calma consapevole. "Crown" è un brano decisamente oscuro che riesce a tollerare riff dissonanti e discendenti e vocals che passano da growl profondo a scream brutale. "Empire" rimane sulla stessa linea ma risulta più tagliente stringendo il suono nella morsa di atmosfere irreali e velenose che hanno effetto soprattutto sulle vocals del ritornello, che risultano veramente peculiari. "Shedding skin" è un brano dal ritmo cangiante, i riff caricano e scaricano energia continuamente, in una specie di scontro tra opposti, le cariche musicali si trattengono e poi trovano diversi punti di collisione. In "Fallen" e "Constellation" c'è un'alternanza di alti massicci musicali sui quali riff e growl si arrampicano per poi ridiscendere nelle tranquille valli del ritornello e degli intermezzi. "The dark" è misteriosa, pervasa da sonorità complesse e ombrose, con pulsazioni aritmiche. In "Aura" la partecipazione delle vocals femminili rende il brano celestiale ma proveniente da un cielo fuligginoso, sul punto di crollare come i riff continuamente stoppati e la base ritmica sospesa a mezz'aria. "Possession" conferma le capacità e la particolarità dei Benea Reach che sembra abbiamo la missione di equilibrare lo yin e yang del metal, portando questo genere in dimensioni a metà tra realtà tangibile e realtà interiori.
Track by Track
- Woodland 75
- The mountain 75
- Desolate 70
- Nocturnal 75
- Crown 80
- Empire 80
- Shedding skin 75
- Fallen 75
- Constellation 70
- The dark 70
- Aura 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Jezebel pubblicata il 13.08.2013. Articolo letto 895 volte.
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