Recensione

Arrivano al debutto I francesi da Nantes Regards les hommes tomber (che tradotto significa “Guarda gli uomini cadere”), direttamente con questo full length che condensa in poco meno di 40 minuti ciò che si può definire semplicemente come sludge, con una voce black metal, mutuata dal cantante degli Otargos, in questa sede.
Il primo ascolto di questo disco può per l’appunto far avvicinare tale band a questa, per via di una qualità sonora molto asettica e un suono che tende all’introspezione, ma poi dopo il preludio la band cala giù la sua carta dei riffs disarmonici su batteria abbastanza lenta, ma che non disdegna sfuriate di blast beat qua e là, ma con un’atmosfera sempre grigia e con dei riff poco inclini all’aggressività, e direi piuttosto sempre orientati a fare atmsofera, con gli episodi migliori di questo disco dati dall’opener “Wanderer of eternity”, che possiete un buon climax alla fine del brano, e dalla bella e lunga “Of flames, flesh and sins”, che per tutto il brano possiede una sfiancante atmosfera grigia, sulfurea e nauseante, oltre che a dare il massimo a 6:40 circa del brano, ma anche gli altri brani non sono da meno, il tutto a formare un disco probabilmente afflitto sempre dai soliti limiti dello sludge, ovvero monodirezionalità delle atmosfere, mancanza di un vero sfogo della musica e omogeneità, ma qui cari signori la classe ci sta, e poco c’importa dei difetti suddetti.
Tranquillamente consigliabile agli amanti di questo genere.

News

• Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.

Recensioni

• Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.

Interviste

• Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.

Live Reports

• Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.

Concerti

• Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.