Stillborn «The First Day And The Last Chance» [2013]

Stillborn «The First Day And The Last Chance» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Vincent »

 

Recensione Pubblicata il:
16.08.2013

 

Visualizzazioni:
1704

 

Band:
Stillborn
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Titolo:
The First Day And The Last Chance

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Bartalini (voce e chitarra)
Davide Matteoni (basso)
Leonardo Mazzoni (chitarra solista)
Federico Storai (batteria)

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
36' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
22.12.2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
CdBaby
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Stillborn fanno parte di quei gruppi nostrani che nell’ultimo tempo hanno virato dall’heavy-metal più classico ad un più moderno e “di moda” metalcore, anche se con tratti alternative. Nati nel 2006 a Piombino e poi trasferiti a Grosseto nel 2010, cercano di mescolare riff aggressivi e di facile memoria con tratti più veloci e martellanti. dal 2010 al 2012 hanno collaborato anche con la Alchemist Fanatix Europe per la produzione del primo disco. All’inizio sono rimasto un po’ sorpreso del Linea77 style: il mescolare la lingua italiana a quella inglese. Non so bene se dire piacevolmente sorpreso o meno. Se questo vuole essere un magro tentativo di unire il pubblico italico a quello d’oltralpe devo dire che non mi trovo molto d’accordo: ho sempre apprezzato chi faceva uso dell’italiano per scrivere i propri testi anche in generi più estremi come il metal e non solo nelle cazonette, ma credo che questo debba essere fatto in maniera disgiunta nel senso che non amo l’alternanza delle due lingue all’interno della stessa canzone. Il fatto che la gente canti le proprie canzoni ai concerti ok, ma l’alternanza di italiano e inglese non la vedo una nota di spicco, soprattutto perché una strofa in italiano ed un ritornello in inglese, o viceversa, mi stonano e non poco. Un esempio è “Mediocrity”: non male come pezzo e trovo che il ritornello in italiano con l’alternanza delle due voci sia ben riuscito, ma allora perché fare la strofa in inglese? Fate un pezzo chiamato “Mediocrità” e fatelo tutto in italiano! In ogni caso gli Stillborn citano tra i vari artisti che amano i Lamb of God, Trivium, Slipknot, etc... quindi gruppi decisamente molto più pesanti del genere proposto. Quello che traspare è comunque un genere non particolarmente impegnato, che non mira a far vedere le proprie doti tecniche e virtuosismi dei componenti, ma più che altro a generare una musica di facile ascolto ed orecchiabile che possa unire persone provenienti da mondi diversi. La cosa positiva del disco è che le canzoni sono comunque brevi, ma la tecnica vocale a mio avviso presenta delle carenze soprattutto negli acuti: mi sono accorto di questo in particolare in “Tears of Mascara” (anche se devo dire che il titolo mi piace molto). A mio avviso alle canzoni manca qualcosa, sicuramente avranno un impatto diverso nei live, ma lasciano per il momento un vuoto: trovo che da parte della band ci debba essere una maggiore versatilità e maggiore cura nelle parti che si alternano all’interno delle canzoni arricchendole di assoli o sfumature. All’inizio il disco parte bene e resta orecchiabile con tracce come “Aware of Life” o “Mediocrity”, ma alla fine la ripetitività prende il sopravvento e canzoni come “Wmw” e “Trauma 1.0” sembrano praticamente uguali. In conclusione “Dirty Ghost” non mi lascia del tutto soddisfatto. Posso dire che ascoltando il lavoro non mi si sono drizzate le orecchie per note di spicco, sicuramente live saranno molto più coinvolgenti, ma visto che primariamente devono essere sentiti così li inviterei a variare maggiormente le canzoni e a colorarle maggiormente con assoli, passaggi meno scontati e basi elettroniche, perché no? Sicuramente molti di voi storceranno il naso, certo non ne farei la colonna portante, ma a mio avviso qualche base all’interno delle tracce non stonerebbe affatto.

Track by Track
  1. Blackout of Consciousness 65
  2. Aware of Life 70
  3. Plastic Happiness 65
  4. Mediocrity 75
  5. The First Day and the Last Chance 55
  6. Stillborn 60
  7. Tears of Mascara 65
  8. Wmw (World/Mind/World) 55
  9. Trauma 1.0 50
  10. Dirty Ghost 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Vincent pubblicata il 16.08.2013. Articolo letto 1704 volte.

 

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