Swell99 «Life» [2013]

Swell99 «Life» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
17.08.2013

Band:
Swell99

Titolo:
Life

Nazione:
Italia

Formazione:
Carlo Spinaci :: Vocals
Carlo Ciarrocchi :: Guitar
Maxi Canevaro :: Guitar
Michele Pierini :: Bass
Lorenzo Eugeni :: Drums

Genere:
Rock

Durata:
39' 41"

Formato:
CD

Data di Uscita:
21.05.2013

Etichetta:
Plindo eLabel

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Plindo eLabel

Recensione

Ritornano gli Swell99 dopo l’album ‘Comuncazione’ che recensii io stesso nel 2009. Ecco il nuovo “Life”, un disco che si srotola in modo del tutto naturale e che scorre in tutti i suoi quasi 40 minuti permettendoci un ascolto lineare sia che si cerchi un sottofondo sia che si voglia approcciare ad un rock mai troppo complesso ma con una sostanza già rodata abbondantemente.
Il fatto di risultare molto derivativi per gli Swell99 non rappresenta certo un problema ed è proprio questa la loro forza: il suonare ciò che più si ama pescando a piene mani nel Post-Grunge (i canadesi Nickelback insegnano), nel rock melodico di scuola statunitense ma sempre con una buona personalità. Spesso non apparire chissà quanto originali non è un male e andrebbe visto come un amore spassionato per ciò che si fa e per la propria musica. Ricercare non è sempre una priorità basta che ci sia musica fatta bene ed è proprio questo che si evince dopo l’ultima traccia di ‘Life’, un album che sa dire la sua senza stravolgere nulla eppure rimanere impresso per la grande qualità degli arrangiamenti che ammettono moltissima melodia, soli, momenti più intimi (‘Butterfly’, “Non è La Fine’), momenti più accesi (‘Boost’ ma per certi versi anche ‘Real Friend’) ed è proprio così che il quintetto di Macerata se la canta e se la suona allietandoci non poco.
Ogni strumento ha un ruolo fondamentale all’interno dei pezzi e l’amalgama che ne risulta è praticamente perfetta da ogni punto di vista prettamente musicale, nella fattispecie tutti i brani funzionano benissimo e hanno anche una valenza sia commerciale che fruibile che conferisce al disco una brillantezza nonostante la proposta sia profondamente radicata in band come Nickelback e Alter Brigde in primis.
Va benissimo così e noi abbiamo molto apprezzato. Disco da pollice verso l’alto.