Recensione

Questa violentissima famiglia Bukowski proviene dall’Ungheria e tra il 2010 e quest’anno ha collezionato ben quattro EP di fila senza stranamente curarsi di pubblicare uno studio album, considerando che ormai di materiale potenzialmente atto ad un passo del genere la band ce l’ha ma veniamo al dischetto in questione.
I suoi venti minuti colpiscono come un pugno in pieno volto non tanto per l’originalità (che comunque è assente e poco ci importa vista la proposta) quanto per l’assoluta e devastante cieca violenza no-stop senza lasciarci un attimo di respiro. Sono brani che presi in generale convincono un ascoltatore appassionato di Death Metal con venature splatter e GoreGrind (a la Haemorrhage per intenderci). Timidi sprazzi di melodia compaiono solamente in ‘Fountain Of Woe’, brano vagamente più leggero fermo restando che anche in questa occasione il sestetto ci martella le orecchie con urli disumani, riff assordanti e drumming molto acceso.
Il furore non trova pace in nessun pezzo ma tutti più o meno si muovono su un Death ispirato dai grandi del metal estremo e anche la scelta di conciarsi da simil-zombie o da maniaci della carneficina è da considerasi quantomeno coerente con la proposta in sé per sé.
Aggressivi e brutali fino all’inverosimile. Venti minuti di fuoco, c’è veramente poco altro da aggiungere. Se siete appassionati o curiosi di approcciare ad un (sotto)genere del metal estremo che più estremo non si può allora potete segnarvi il nome ‘Bukowski Family’ altrimenti se cercate qualcosa di più ragionato statene alla larga. Nulla per cui valga la pena strapparsi i capelli ma un ascolto glielo si concede volentieri.

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