Indicative «Indicative» [2013]

Indicative «Indicative» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
June »

Recensione Pubblicata il:
22.08.2013

Band:
Indicative

Titolo:
Indicative

Nazione:
Italia

Formazione:
Betto (Bass)
Giancarlo (Guitar)
Emanuele (Guitar)
Pit (Drums)

Genere:
Post Math Rock

Durata:
1h 12' 22"

Formato:
CD

Data di Uscita:
01.07.2013

Etichetta:
Qanat Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Club Inferno

Recensione

Coraggiosissimi. Incredibilmente coraggiosi, in un paese come questo a pubblicare un disco del genere. E poi puoi piacere o no, annoiare o divertire, ma questo disco ha quanto meno deciso di chiamarsi fuori da logiche troppo facili e per questo merita di essere preso in considerazione. Facciamo un rapido sguardo esterno: un quartetto, due chitarre, basso e batteria, che rilasciano un album di ben settantadue minuti interamente strumentale, senza la necessità di elettronica, o di effettistica particolare (qui ci limitiamo a overdrive ed equalizzazione, mi sa...); in più senza porsi alcun limite relativo all'atmosfera, al genere che toccano. In fin dei conti l'ago della bilancia si sposta sempre verso un certo tipo di hard rock, talvolta più alternativo, altre volte più classico, ma sempre rock. Non troverete del reggae, o del funk, come non troverete death o black metal, per esser più chiari. Questo estremo eclettismo è in fondo l'arma principale del gruppo, coadiuvata da una tecnica notevole, con le quali sfornano una serie di brani sempre piuttosto articolati, ricchi di arditi cambi di tempo, adagiati su ritmiche sempre ricercate; provate ad esempio la traccia di apertura “Watt 69”. La traccia conclusiva, il cui titolo in inglese suona un po' comico, “Saint Anthony's Fire” è un mastodonte che si sviluppa sulla lunghezza di oltre ventuno minuti e raccoglie molte delle caratteristiche del gruppo: contorsioni ritmiche, atmosfere cangianti, viscerale passione per un rock sanguigno e caloroso, sempre appoggiato su una registrazione di grande effetto, molto naturale, quasi in presa diretta, ma ben definita e ricca di sfumature. La lunga traccia si inabissa in atmosfere ai limiti con l'ambient, aiutati solo da pochi samples basilari e ci conducono verso la fine del album.
L'unico difetto di questo disco, se proprio ce ne dev'essere uno, è quello di essere un po' prolisso, proprio per la sua ampiezza. Focalizzare il suono non significa necessariamente perdere le proprie abilità. Sarà difficile inserirsi, per loro, ma sono determinati e di valore.