LastDayHere «A New Beginning» [2013]
Recensione
I LastDayHere sono gruppo sloveno, nato nel 2005, con all'attivo un debut album a cui la band fa seguire, nel 2013, il secondo album "A new beginning". Il suono di questa band è basato sul crossover melodico contemporaneo con strutture distorte, riff inquadrati che danno forma ad armonie complete, una ritmicità sveglia che non va in loop, vocals pulite, coerenti e dal tono netto e riconoscibile. La melodia, che ha un ruolo centrale nel lavoro dei LastDayHere, si dipana per tutti i quindici brani di questo album, nel quale la band cerca soluzioni diverse per far dialogare le strofe più tirate e i ritornelli solari e speranzosi. La costanza è sicuramente la parola chiave per questo album dei LastDayHere, i quali hanno scoperto qual'è il loro proprio stile e la loro propria maniera compositiva e ci rimangono molto attaccati generando brani orecchiabili, senza alti nè bassi, preferendo la via della coerenza a quella della sperimentazione. Si inizia con la melodia graffiante di "Road to nowhere" per poi passare a "Simply divine" che ha una ritmicità più dinamica con controtempi assimiliati e tappeto elettronico. "Fly away" e "Keep me alive" hanno una linea vocale riuscita, sostenuta da riff stoppati. "Everything you need" rimane molto sulla scia dei brani precedenti ma ha una batteria a tratti più aggressiva. In "Material attraction" e in "Hope never dies" la struttura e la composizione risulta più sofisticata e omogenea. Dopo "All I need", una ballata romantica e distensiva, la marcia del quintetto sloveno riprende con "Slow down" brano cadenzato con un ritornello azzeccato. "Be free" è satura di doppio pedale e ritmicità variegate. "Getting higher", "Trascendence" e "Make it right" sono brani simili dove il suono è più sporcato, meno legato, più mosso. In "Time will tell" le vocals si sdoppiano e i riff si venano di dissonanza e leggera inquietudine. L'ultimo brano, la ballata "Without you", è in piena linea con le nuove tendenze del light metal americano, con l'aggiunta di controcanto femminile. In questo album la bilancia sonora è sempre in equilibrio, non si trovano sbavature, iperemotività e tracimazioni, il che, a seconda dei punti di vista, potrebbe essere un vantaggio o uno svantaggio.
Track by Track
- Road to nowhere 70
- Simply divine 70
- Fly away 70
- Keep me alive 65
- Everything you need 70
- Material attraction 70
- Hope never dies 65
- All I need 70
- Slow down 75
- Be free 70
- Getting higher 70
- Transcendence 70
- Make it right 65
- Time will tell 70
- Without you (feat. Mojca Zalar) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Jezebel pubblicata il 28.08.2013. Articolo letto 910 volte.
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