Norhod «The Blazing Lily» [2013]
Norhod
Titolo:
The Blazing Lily
Nazione:
Italia
Formazione:
Clara Ceccarelli - Vocals
Giacomo "Jev" Casa - Growl
Giacomo Vannucci - Guitars
Andrea "Bistru" Stefani - Guitars
Michele Tolomei - Keyboards
Matteo Giusti - Bass
Francesco Aytano - Drums
Genere:
Symphonic Metal
Durata:
46' 17"
Formato:
CD
Recensione
I Norhod sono una band di sette musicisti proveniente da Lucca. Dopo una serie di cambi di lineup, sono giunti all’autoproduzione di un demo nel 2012 ed ora ci presentano il loro primo full lenght.
Fin dalle prime note dell’intro “Caer Arianrhod”, si intuisce che il loro symphonic metal ha una certa influenza folk. Segue “Doomed To Oblivion”, offrendoci riff serrati su cui le voci di Chiara Ceccarelli e Giacomo Casa si intrecciano, ricordando un po’ lo stile degli Epica.
“Illusion of Infinity” si presenta con il growl profondo di Giacomo e un muro di suono che caratterizzerà piacevolmente l’intero album, in uno con sapienti arrangiamenti sinfonici, mentre sul pianoforte dell’intro di “Lily’s Ashes”, la chitarra solista lascia subito spazio alla voce eterea di Chiara; parti più intimistiche si alterneranno a ritmiche distorte e granitiche lungo tutta la canzone.
Ritornano sonorità prettamente folk con “Fading With The Dark”, il brano strumentale “Through The Forest”, Last Sundown. La semiballad “Creatures” rallenta un po’ il ritmo, prima che questo riprenda il suo cammino infuriato con “Mirrors’ Lady”. Cammino che nemmeno l’intro acustica di “Arianrhod” riesce ad arrestare e che si conclude con “White Spiral”.
L’album è stato prodotto dalla band assieme a Wahoomi Corvi, mentre il mastering è stato effettuato niente meno che ai Finnvox Studios, e il risultato si sente.. Ben distinguibili le influenze dichiarate dalla band, dagli Haggard ai Nightwish passando per gli Ensiferum, seppur personalizzato dal combo nostrano.. Unica, per così dire, “pecca”, è la tendenziale “monotonia” del cantato: Chiara ha una bellissima voce e, certo, nessuna nasce Floor Jansen… però questo è un errore che troppo spesso si sente e che limita, sotto questo peculiare aspetto, la godibilità del prodotto.
Ad ogni modo, questo album è davvero interessante, ben suonato e merita senz’altro un ascolto! Consigliato agli amanti del symphonic e dell’epic metal.
Track by Track
- Caer Arianrhod 60
- Doomed To Oblivion 65
- Illusion Of Infinity 65
- Lily's Ashes 70
- Fading With The Dark 70
- Through The Forest 65
- Last Sundown 60
- Creatures 65
- Mirror's Lady 65
- Arianrhod 65
- White Spiral S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 75
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
69Recensione di Andreas X pubblicata il 31.08.2013. Articolo letto 2460 volte.
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