Silver Lake «Every Shape And Size» [2013]
Recensione
Esattamente due anni or sono ci ascoltammo il debut album omonimo dei romagnoli Silver Lake e ne restammo piacevolmente sorpresi sia per qualità che per la classe con cui il quintetto approcciava ad un genere “pericoloso” come il Progressive Metal/Rock.
Passa il tempo ed è tempo di ascoltare la seconda fatica dei Silver Lake, chiamata ‘Every Shape And Size’ e che denota che in fondo la pasta della band non è affatto cambiata se non divenendo molto più matura come il songwriting dell’intero disco può confermare. Molta più maturità significa che, per una realtà che già possiede classe, quest’ultima verrà necessariamente trasformandosi fino a diventare la colonna portante dell’intero album; le cose si son messe in modo del tutto buono per i Silver Lake che se la cantano e se la suonano per quasi 50 minuti addentrandosi in sentieri musicali che difficilmente risulteranno noiosi, soprattutto per quell’attitudine tipicamente a “forma-canzone” che ne contraddistingue l’operato.
Tutti i brani non esagerano mai col minutaggio, arrivano in media a 5 minuti e non di più, segno che un approccio da parte di un ascoltatore non potrà che essere semplificato rispetto a possibili composizioni meno digeribili per la loro lunghezza. Non è questo il caso quindi.
L’intero ‘Every Shape And Size’ si articola in modo del tutto naturale e in tutta la sua durata realizzando i buoni propositi che la band ha: brani mai banali, dalle discrete melodie, dai tipici soli di chitarra/tastiera spogliati tuttavia di tanti inutili orpelli autocelebrativi. Nella fattispecie., ognuno fa ciò che deve fare senza annoiare e ciò è consolante all’ennesima potenza.
La miscela ‘Dream Theater/Symphony X/Pain Of Salvation etc.’ si fa sentire per forza di cose mediante pattern e atmosfere varie ma ciò che è più importante riguarda un andamento generale del tutto “easy” che non tarda ad arrivare e sinceramente preferisco mille volte dischi come questo a inutili tecnicismi fine a se stessi. Già con l’opener ‘Invisible to Eye’ e la successiva ‘Hold me Close’ siamo in fondo in grado di inquadrare ciò che arriverà poi così come l’eleganza di ballad (o semi-tali) tipo ‘Shaping the Scarlet Flame’ o la più tranquilla ‘58’. Un plauso alla grande tecnica messa al soldo di emozioni continue. ‘Every Shape And Size’ rappresenta un disco da cui trarre esempio per non risultare freddi e per fortuna i Nostri sanno bene come fare musica. Secondo capitolo promosso in pieno.
Track by Track
- Invisible to Eye 70
- Hold Me Close 70
- Shaping the Scarlet Flame 75
- Guardian Demon 65
- The Illusion 70
- Basic 75
- 58 80
- Escaping from this Town 75
- Nowhere at All75 75
- Dorian 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
73Recensione di Carnival Creation pubblicata il 11.09.2013. Articolo letto 1898 volte.
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