Nimor «Submission» [2013]

Nimor «Submission» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
19.09.2013

 

Visualizzazioni:
834

 

Band:
Nimor
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Titolo:
Submission

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Filippo Michael - All instruments and voices
Gloria De Sandre - Lyrics

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
1h 3' 11"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
01.07.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mossi dalla volontà di creare un progetto che coinvolgesse black metal e altre influenze progressive e atmosferiche, Filippo e Gloria, il primo ad occuparsi della musica, la seconda dei testi, si uniscono e ci consegnano questa demo della durata addirittura di un'ora. Una demo che inizialmente risulta molto ostica, a causa della bassissima fedeltà sonora, e non tanto in termini di bitrate, ma piuttosto per quello che riguarda i metodi di registrazione e i suoni scelti, nonché il mix. Dico questo perché con un simile spettro sonoro forse sarebbe stato meglio sottoporre all'analisi un paio di brani, dato la loro lunghezza (tutti attorno al quarto d'ora). Ma niente paura, ho alle spalle ascolti di ogni genere, noise, ambient, harsh di ogni tipo!
La demo si prefigge di trattare l'argomento, un po' banale a dirsi, delle stagioni; ahimè non ho avuto modo di leggere i testi per potermi fare un'idea, e decifrare il growl del cantato è pressoché impossibile.
Veniamo dunque alla parte strumentale. Scelta stilistica o no, i suoni scelti per la drum machine e per le parti sintetizzate sono tra i più lo-fi degli ultimi vent'anni, a me non è dispiaciuto, ma mi piacerebbe capire se è voluto o pure no; adoro la commistione di metal e freddi suoni elettronici a scarsa fedeltà. Anche questo aumenta la sensazione che si prova nelle parti più pacate, di ascoltare un disco votato al depressive black metal, e sono pure i momenti più riusciti dell'album: evocativi e introspettivi, mariterebbero una registrazione più azzeccata (non necessariamente più pulita). Le parti più vicine al death metal sono invece coperte dall'incessante tamburìo in blastbeat della drum machine e non sono sempre avvincenti. Il growl è uno tra i più marci mai sentiti; fatico a descrivervelo, a metà strada tra death e black sembra cantato sottovoce, addizionato di effetti per renderlo più ruvido; anche questo dettaglio mi ha convinto maggiormente rispetto ad una banale voce black o death.
Nel complesso i punti di interesse sono molti, ma affiora una marcata ingenuità, sia compositiva che generale; si tratta comunque dinamiche che si potranno sistemare con il tempo. L'impressione per ora è buona, potrebbero diventare molto personali se sapranno non perdersi.

Track by Track
  1. Fall 70
  2. Winter 70
  3. Spring 70
  4. Summer 70
  5. Rapist Of Nature 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di June pubblicata il 19.09.2013. Articolo letto 834 volte.

 

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