Syrius «Mankind is a Wasteland» [2013]
Syrius
Titolo:
Mankind is a Wasteland
Nazione:
Italia
Formazione:
Xes :: Voices
Asha :: Lead Guitar
Ferox :: BassGuitar
Hades :: Keyboards
Nutty :: Drums
Genere:
Black Metal
Durata:
24' 37"
Formato:
EP
2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Questi Syrius li avevo lasciati, quando li chiamai a suonare nel 2011, come una giovane band Black Metal dalle basse Marche, con tutti i pregi e difetti. Ovvero: un entusiasmo scalpitante, brani buoni, ma una resa sonora da migliorare e con margini di potenzialità.
Beh: che dire, da allora ne hanno fatta di strada! Reclutato alla voce nientemeno che il cantante degli Infernal Angels, la band trova finalmente il tempo di registrare il proprio cd di debutto, questo EP di 24 minuti e mezzo chiamato per l’appunto “Mankind is a silent wasteland” di ciò che potremmo definire symphonic Black Metal, e che grazie ad una buona resa sonora, riesce a far risplendere i Syrius come si dovrebbe.
Il punto è uno solo: l’atmosfera. Certo: i brani sono pesanti e cattivi, ma dal mood sempre con un che di tristezza e epicità, ma che ad un assalto frontale preferiscono un massivo attacco sui tempi medi, incisivi e perfettamente controbilanciati da una tastiera sempre a tiro, che in “Lux Aeterna” arriva perfino a scomodare la soundtrack di “Requiem for a dream”.
E il risultato si sente, eccome. Si sente nella arcana “Chosen by the fire” e dalla tastiera che fa davvero la parte del leone, o da “Deep Impression”, che punta tutto sulla pesantezza e sulla possenza della composizione. A dire la verità, il livello qualitativo di questo disco resta sempre elevato e alto, ma ciò che ci stupisce maggiormente è una tale predominanza della tastiera nelle altre canzoni, che insieme al growl abbondante, la proposta vira, forse inconsciamente, su certo Gothic Metal, cosa che ho molto apprezzato e che tra l’altro contribuisce ad accrescere la personalità della band.
Insomma: un disco incoraggiante per questa band. Certo, ci sono alcune cose da limare, tipo la chitarra che può ritagliarsi maggiormente un suo spazio, o l’inizio di “Revelation” che pare “Toxicity” dei System of a down, ma sono dettagli che si possono trascurare. EP da acquistare per chi non disdegna nel black metal delle puntate sinfoniche.
Track by Track
- Revelation 70
- Deep Impression 75
- Chosen by the fire 75
- Lvx aeterna 70
- Insomnia 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 20.09.2013. Articolo letto 947 volte.
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