Turin Turambar «Rzeczpospolita Czartowska» [2013]

Turin Turambar «Rzeczpospolita Czartowska» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
25.09.2013

 

Visualizzazioni:
1485

 

Band:
Turin Turambar
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Titolo:
Rzeczpospolita Czartowska

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Ataman Tolovy :: Bass, Guitars, Vocals
Kniaz Qcor :: Guitars
Imc Pan Smierc :: Drums

 

Genere:
Avant Metal

 

Durata:
42' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Godz Ov War Productions
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Recensione

Il nome di Turin Turambar, per coloro che sono appassionati di Fantasy, lo possono trovare anche nel libro di Tolkien ‘I Figli di Hurin’ nel quale egli ricopre un ruolo fondamentale.
Lasciando da parte la letteratura, la band polacca si è lasciata ispirare notevolmente ed ha omaggiato questo personaggio scegliendo come moniker proprio il suo nome e dedicandosi ad una musica molto complessa nei contenuti e che sa tanto di Death quanto di Black Metal ma in forma meramente sperimentale.
Nati nel 1992 ma fino al 1997 reduci soltanto da pubblicazioni sotto forma di demo, ritroviamo improvvisamente le loro tracce discografiche a partire dal 2010, anno dell’album ‘Corona Regni Satanae’ poi un’altra pausa durata fino a quest’anno. Il 2013 sembra un periodo estremamente fertile e importante per l’operato dei Turin Turambar tant’è che ci troviamo ben tre release (ed è solo Settembre): il full-length ‘Brud. Smród. Ubóstwo.’, l’EP ‘Bozy Plan Zniszczenia’ e l’ivi recensito ‘Rzeczpospolita Czartowska’, album dai connotati particolarmente interessanti che abbracciano, come detto sopra, il mondo del metal estremo senza mai eccedere. Il disco sembra racchiudere un’essenza tutto sommato atmosferica abbracciando persino sprazzi di Sludge Metal senza mai risultare troppo violento od esplicito. Il modo di cantare del singer/chitarrista Ataman Tolovy è adatto per l’occasione e non contempla altro che la lingua madre: si presenta adirato, cavernicolo e profondo ma non mi è sembrato l’elemento più alto del platter: credo infatti che lo stile sporco e mai pomposo che aleggia in generale all’interno di ‘Rzeczpospolita Czartowska’ riferisce anche di eventuali mondi appartenenti al Post-Hardcore o Post-qualcosa di non meglio identificato (‘Wiezienie z Kosci’), segno che i Nostri guardano anche oltre al Black/Death, influenze che comunque sia vengono messe a freno spesso e volentieri in favore delle atmosfere orrorifiche e terrificanti che brani come ‘Oddaj Kazdy Komu Chcesz’ possono in effetti suscitare inizialmente. Buone anche ‘Rok Olimpiady’ e la conclusiva e articolata ‘Deszcz III’.
Disco da prendere in considerazione.

Track by Track
  1. Oddaj Kazdy Komu Chcesz 70
  2. Zima Skuje Nam Mordy 70
  3. Kobieta z Zamknietymi Oczami 75
  4. Jazda 75
  5. Sos Snu 70
  6. Wiezienie z Kosci 75
  7. Rok Olimpiady 70
  8. Rok Olimpiady 60
  9. Deszcz III 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 25.09.2013. Articolo letto 1485 volte.

 

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