Totenwagen «Argwohn» [2013]

Totenwagen «Argwohn» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
29.09.2013

 

Visualizzazioni:
1254

 

Band:
Totenwagen
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Titolo:
Argwohn

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
W. R. Schröder - basso, flauto, voce
Balzano - tastiere, voce
Walter M. - piatti, tamburi

 

Genere:
Dark Metal Punk

 

Durata:
17' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

C'è un vecchio trucco che uso quando devo iniziare a scrivere una recensione di un disco. Immagino che un'amico mi chieda, "beh, com'è?": la risposta è l'idea che devo trasmettere e giudicare per chi legge. Funziona, finchè non arrivano gruppi come i Totenwagen, per cui la risposta è una sola.
"È strano".
L'album è suonato con basso pulito/distorto, organo, batteria. Il cantato alterna pulito e sporco in napoletano, tedesco, italiano e inglese. Le canzoni vanno da uno stile 99 Posse, a momenti simil-noise, a un cabaret metal alla Tim Burton (Napoli Satana) mischiando influssi punk, rock, prog e metal. La differenza da canzone a canzone è estrema, ma la scelta di costruire il suono sui tre strumenti base di cui sopra permette di mantenere un senso di identità attraverso tutto il lavoro.
Un lavoro molto eccentrico, ma troppo ruvido e grezzo per essere definito davvero sperimentale: ci sono ancora cose da migliorare, accentuate da una produzione di livello non altissimo (ma qui bisogna tenere a mente l'autoproduzione) e da una voce bisognosa di un po' di lavoro in più. Ma quello che manca in finezza e solidità è recuperato da una spinta molto decisa e dalla scelta di puntare su canzoni molto brevi (la durata media si aggira sui due minuti), che, nonostante riduca la durata totale a poco più di un quarto d'ora, permette al gruppo di sperimentare in modo molto concentrato ed evitando completamente quel vago senso di noia che spinge a passare oltre le canzoni più lunghe di un album.
Sintetizzando, se i gruppi originali vi incuriosiscono l'ascolto è più che consigliato, ma i Totenwagen sono quel tipo di gruppo che ami o odi alla follia: per chi riuscirà a passare oltre i difetti e il suono fuori dagli schemi, potrebbe trattarsi di un'ottima scoperta. Per tutti gli altri, attendete qualcuno più in linea con le vostre aspettative (e magari con più carne al fuoco).

Track by Track
  1. Fenomeni Occulti 70
  2. Pastorale lucana 65
  3. Ancient Spirit 70
  4. La Civetta 70
  5. Napoli Satana 85
  6. Tote Vogel Singen Nicht 70
  7. Abschluss 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di MrSteve pubblicata il 29.09.2013. Articolo letto 1254 volte.

 

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