Eshtadur «Stay Away From Evil and Get Close to Me» [2013]
Recensione
Malgrado la croce rovesciata e il pentacolo in copertina, i colombiani Eshtadur di Black Metal non hanno assolutamente nulla. La loro proposta musicale sarà anche fatta passare per Melodic Black Metal (cito la loro pagina su metal archives, visto che non possiedo alcuna biografia di loro, mentre la loro pagina facebook li definisce Experimental Darkened Death Melodic (?).
Risultato: come spesso avviene in questi casi, il cd è completamente e soltanto death melodico. Di quello in stile Soilwork (soprattutto gli ultimi) e In Flames di metà carriera. I riff sono completamente in quello stile, la qualità sonora è curata e anche patinata tipo i dischi più votati a un impatto radiofonico, la produzione è curatissima e formalmente il disco non ha difetti. E infatti questo “Stay away...” non è un disco brutto: è un gradevole esempio di melodic death metal moderno, con frequenti incursioni nei terreni del deathcore e del metalcore, ma che è molto meno mescolatore di generi rispetto a ciò che dalla copertina, dal logo e dalla descrizione può sembrare.
Come detto, qualitativamente il disco non è male, e si passa da una gradevole “Beyond the shadows” in pieno stile Soilwork, ad attacchi più dotati di blast beats (anche se durano solo 22 secondi...) come “Son of a witch”, che però mostrano anche evidenti break down deathcore oriented, fino al singolone “Another alien messiah”, brano carino e anche più oscuro alla fine nelle atmosfere, anche se, come detto, da qui a considerare il brano black metal ci passa un abisso. Sono anche presenti delle trame di pianoforte, che però anche qui non bastano a far uscire il disco dai limiti del death melodico – metalcore - deathcore. Da evitare invece altri episodi come “Abigor”, troppo corta e non particolarmente speciale, e le quasi patetiche “Night mare in a Church”, “Take me to the morgue” e “The girl who hated a priest”, che cercano di mettere il più possibile delle atmosfere horrorifiche nei brani, fermo restando che il 99% dei brani non si discosta dai soliti generi predominanti.
Insomma: un disco che forse è stato concepito dagli Eshtadur più per essere famosi in patria che per altro, visto che paragonato con i dischi all’estero questo “Stay away...” non è brutto ma neanche memorabile, troppo corto (senza la canzone conclusiva che è la prima cantata in spagnolo, il cd durerebbe 29 minuti), troppo omogeneo nei brani e anche con dei filler. Insomma: non brutto ma comunque lontano dall’essere memorabile anche se, come detto, il cd probabilmente è stato concepito allo scopo di essere famoso in patria o comunque di non competere con il mondo intero. Il giudizio finale punisce una copertina sbagliata e il millantare di fare generi (come il Black Metal) che in realtà non c’entrano niente con ciò che c’è in questo disco, e rispecchia un disco ascoltabile dagli amanti del death melodico e death/metalcore e il cui acquisto è appunto consigliato a costoro (oltre che di alzare di una decina di punti il giudizio finale). Se volete Black Metal o sonorità old school, state alla larga, invece, da questo disco.
Track by Track
- Beyond the shadows 70
- Stay Away From Evil and Get Close to Me 60
- Another alien messiah 65
- Abigor 55
- Nightmare in a Church 55
- Son of a witch 60
- Take me to the morgue 55
- The Girl Who Hated A Priest 55
- Mas Alla De Las Sombras (spanish verision of Beyond The Shadows) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
60Recensione di Snarl pubblicata il 03.10.2013. Articolo letto 951 volte.
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