Neige et Noirceur «Natura Mortis Sonoris» [2013]

Neige Et Noirceur «Natura Mortis Sonoris» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
07.10.2013

 

Visualizzazioni:
871

 

Band:
Neige et Noirceur

 

Titolo:
Natura Mortis Sonoris

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Zifond :: Vocals, Instruments

 

Genere:
Cold landscapes

 

Durata:
1h 10' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dietro al prolifico progetto ‘Neige Et Noirceur’ si cela la figura di Zifond, cantante e polistrumentista canadese, attivo ormai da otto anni e con alle spalle un bel po’ di materiale se contiamo 3 album, diversi EP, singoli e split e questa compilation che racchiude diversi B-Side o comunque materiale ripescato in ogni dove e riproposto in versioni alternative, cutted version, mix diversi e altre rarità prodotte negli anni.
La one-man-band nasce con un’intenzione Black Metal e infatti Zifond non è diverso da tutti quegli artisti che iniziano col suonare Black per poi spostarsi verso atmosfere (Dark) Ambient, Drone e via discorrendo. Ormai diciamo che quasi consuetudine che molti artisti più o meno validi, stufi di una scena ormai pregna, scelgano questa strada (che non è meno pregna).
‘Natura Mortis Sonoris’ è una raccolta discretamente lunga che potrebbe di certo annoiare chi non è avvezzo a questo tipo di sound; molti episodi non mi sono parsi né interessanti né costruiti con chissà quanta ispirazione dal momento che campionare suoni quali campane, gente che parla, vento ed altro ancora con una base monotona sottostante significa sperimentare a meno che tu non sia il primo che proponga una cosa del genere ma Brian Eno non penso voglia rinunciare ai suoi meriti.
Tornando al disco non è quindi strano che di Black Metal non ce n’è l’ombra tranne che per qualche istante –e anche in modo piuttosto confusionario- in ‘Orlok’ (brano per altro di dubbio gusto, formato sostanzialmente da vento e…basta); abbiamo però episodi evocativi e suggestivi, quasi fatti ad hoc per uno stato meditativo, come ‘3rd Hymne Fragment’, ‘Après La Nuit’ o per esempio ‘Hibernation’ (momento più alto del disco a mio avviso).
L’artista Zifond certamente è molto attivo e ispirato altrimenti tante produzioni per un genere lontano dall’essere commerciale non si spiegherebbero ma di concorrenza ce n’è tanta, tantissima nel mondo. Anche i suoi connazionali Nadja, ancora più attivi (in media un paio di album ogni anno da diversi anni), sono menzionabili nella scena di Zifond.
Non un capolavoro ma qualcosa degno di essere ascoltato qualche volta. Per brillare occorre molto di più.

Track by Track
  1. Venerie Dies 50
  2. 3rd Hymne Fragment 65
  3. Aux Portes De La Cripte 60
  4. Sommeil Profond 55
  5. Apres La Nuit 65
  6. L'Ecume Des Nuits 60
  7. Hibernation 75
  8. Loudun (Part II) 60
  9. Tunnel 60
  10. Orlok 60
  11. Descente 60
  12. Loudun (Part I) 60
  13. La Rencontre De Krolok 65
  14. Loin Des Hommes, Prêet Des Betes 60
  15. Cimetiere Amerindien 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 07.10.2013. Articolo letto 871 volte.

 

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