Mystic Charm «Shadows of the Unknown» [2013]
Mystic Charm
Titolo:
Shadows of the Unknown
Nazione:
Olanda
Formazione:
Rini Lipman :: Vocals
Herwig Schuling :: Guitars
Gerlach Timmer :: Bass
Gerard Van Assen :: Drums
Genere:
Death / Doom
Durata:
1h 6' 36"
Formato:
CD
Recensione
La nota etichetta spagnola Memento Mori ha dato una riorganizzata generale al proprio catalogo e si è quindi fatta diretta responsabile di questo piacevole exploit. Ha fatto sì che il titolo cult di ‘Shadows of the Unknown’ degli olandesi Mystic Charm sia stato riesumato direttamente dal lontano 1994 e riportato in vita non prima di averlo presentato al pubblico con una seconda copertina, stavolta più oscura -anche se il calore dell’originale resta inarrivabile- e un’opera di remaster per pulire il suono, elemento che per fortuna non ha intaccato troppo il vintage che risiede nel Doom/Death Metal della band di Amsterdam.
L’oscurità e l’energia che vivono all’interno dei brani del platter sono davvero da manuale, tant’è che almeno un paio di essi (‘Window of Reality’ e ‘Endless Sickness’) possono essere annoverati tra i principali pezzi del disco nonché canzoni rappresentative di un genere che stava iniziando ad evolversi come filosofia e passare da un Death Metal più spinto (intenzione che si mantiene in almeno altri due o tre pezzi) ad una visione dello stesso più buia, sporca nei suoni, fangosa e avvolgente.
Sicuramente ‘Shadows of the Unknown’ può fungere da esempio chiave dal quale partire se si vuole conoscere qualcosa che ha generato anche molti cliché, con la differenza che i Nostri sono stati tra i primi a sperimentare questo rallentamento sfruttando anche la lezione imparata dai molto meno pesanti Black Sabbath. Brani come ‘Mystic Charms’ o ‘Deadly Embrace’ sono un esempio lampante di vari richiami al passato ottantiano e settantiano.
Interessante anche l’inserimento dell’intera demo ‘Endless Sickness’ del 1992 che propone interessanti versioni meno articolate o dal sound più ingenuo di alcuni pezzi proposti anche nello stesso album in questione.
Un disco che rappresenta un modo di vedere il metal estremo, modo che con gli anni è evoluto abbracciando molto altro e, a mio parere, allontanandosi molto dalla proposta iniziale. Per fortuna i Mystic Charm, ormai sciolti da tempo, mostrano come funzionavano le cose vent’anni fa. E non c’era l’ombra di post-produzione.
Track by Track
- Shadows of the Unknown 70
- Mystic Charms 85
- Window of Reality 85
- Deadly Embrace 70
- Saved Soul 75
- Lost Empire 75
- Beyond Darkness 75
- Crushed Virginity 70
- Endless Sickness 85
- Saved Soul [Bonus Track - (Endless Sickness Demo 1992)] 75
- Faith Means no Just [Bonus Track - (Endless Sickness Demo 1992)] 75
- Mystic Charms [Bonus Track - (Endless Sickness Demo 1992)] 80
- Frozen Feelings [Bonus Track - (Endless Sickness Demo 1992)] 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
75Recensione di Carnival Creation pubblicata il 09.10.2013. Articolo letto 901 volte.
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