Recensione

Split corto ma assai intenso che vede due band Grindcore dividersi due side di un vinile 7’’. Sono i bolognesi Vatican-City Syndrome nati nel 2010 da un nucleo di musicisti italo-svedese e la formazione belga degli Agathocles, band sulla scena dal 1985 e incredibilmente prolifica di dischi, in particolar modo di split (10 solo quest’anno!).
Il piccolo ma violentissimo platter inizia la sua corsa proprio con tre brani degli Agathocles che tuttavia non mi hanno particolarmente interessato nonostante la furia di una visione improntata più che altro sul NoiseGrind. Sono brani a mo’ di schegge impazzite: cortissimi e devastanti, senza alcun intro od orpello; il fatto è che a malapena si intuiscono i riff di chitarra e tra urla disumane e un drumming intenzionato a spaccare tutto difficilmente un ascoltatore non allenato oppure un fan sfegatato può trovare pane per i suoi denti. Rispetto ad ogni modo la filosofia che aleggia dietro tutto questo.
La seconda parte del dischetto è tutta per i Vatican-City Syndrome, progetto che mi ha lasciato sicuramente di più visto che, pur trovandosi in una dimensione puramente e volutamente lo-fi, propone un Grindcore di caratura anche piuttosto buona e indirizzata a riprendere stili più classici e quindi standard rendendosi sì prevedibile ma anche più godibile per coloro che sono abituati ad un sound leggermente più “disciplinato”.
Siam sempre lì: quando son piccoli sono più letali e questo minuscolo split può rappresentare certamente una testimonianza dell’operato di una band storica e di una giovane formazione che ha carte per poter fare le cose in grande.

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