Recensione

Sono stato profetico. Lo scorso anno, ai tempi di ‘Tales Of Addiction And Despair’ mi congedai con ‘[...] e non passerà molto tempo prima che ne sentiremo parlare ancora”. I fatti parlano: è passato esattamente un anno ed i veneti Blood Red Water sono tornati con un’altra pubblicazione in formato EP dal titolo ‘All The Ills of Mankind’ e l’avventura musicale dei Nostri continua nel migliore dei modi. Se prima scrissi che la band aveva ancora molto da offrire oggi lo confermo.
Dai cinque brani del dischetto fuoriescono altre storie, altra energia, mistero, penombra e la pesantissima (e piacevole) sensazione di una musica suonata dal vivo, tutti elementi ottimi che si confanno perfettamente allo Sludge/Doom della combo di Venezia.
La sonorità fangosa, oscura e pesante propria di brani medio lunghi, lenti e tendenti a volte al mid-tempo si è mantenuta salda e la proposta resta immutata con una maggiore maturità di fondo che li differenzia dal passato quindi possiamo comunque parlare di evoluzione.
Le atmosfere trasudano un senso di piacevolezza misto a “malignità” discordante. Le chitarre svolgono un ruolo fondamentale essendo i personaggi che maggiormente trasportano gli elementi più noisy dei brani (la magnifica ‘Thundersnow in Venice’ in primis) contornando il tutto con riff dalla portata semplice ma di effetto e i ritmi cadenzati mai eccessivamente veloci trasportano il tutto in modo perfetto, anche le stesse voci mi paiono costruite secondo un’ispirazione maggiore.
Malsani ma mai soffocanti, psichedelici ma non banali. Ecco come stanno crescendo i Blood Red Water. Bravi figlioli! Sempre meglio! A quando il full-length ?

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• 15 Ott. 2013 ARTIFICIAL WISH: pronti per il primo tour estero»

Recensioni

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  Blood Red Water
  Tales Of Addiction And Despair [2012]

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