Shadowcraft «Principles Of Chaos» [2013]
Recensione
Vedi le foto di questi tessalonicesi Shadowcraft, e vedi 6 persone col facepainting. Che finalmente ci sia l’opportunità di riascoltare un buon album di Black Metal Sinfonico? Metto il cd nello stereo e pare proprio di sì, come la buona intro “Aeons passed on” lascia presupporre, con uno stile abbastanza tipo primi Dimmu Borgir. Incuriosito, proseguo attento l’ascolto, e giungo a fine disco conscio di aver ascoltato un cd discretamente valido, ben fatto e ben impacchettato, ma anche composto non al top, va detto, anche se va aggiunto che questo “Principles of chaos”, debut album dopo 7 anni di attività, non disdegna tematiche stilistiche epic e viking, che fanno variare i termini di paragone su gruppi come i Bal-Sagoth e anche i Nokturnal Mortum di “To the gates of blasphemous fire”, come d’altronde è facilmente ascoltabile in “Burning pt.2” e “Red moon above the enemy”. Chiaro quindi che non ci si deve aspettare né una nenia notturna stile “Stormblast”, né la pura violenza sputata da gruppi come Thyrane, ma piuttosto un black metal spesso melodico, difficilmente aggressivo anche se sicuramente veloce e ricco di feeling.
Detta così promette bene ma va detto che “Principles of chaos”, come detto sopra, non è scevro da difetti. Il fatto è che la band nonostante sia attiva da anni, a causa forse di vari cambi di formazione non è ancora ben amalgamata con le influenze: ci sono intuizioni giuste, scelte stilistiche encomiabili, ma spesso la band cerca la coralità e suona poco grintosa, oppure il contrario: suona potente e veloce ma queste parti contrastano con la coralità di cui sopra, e se la title track ci convince pienamente, e la successiva “A Brotherhood betrayed” ci entusiasma, dall’altra parte ci sono brani meno appassionanti, come “The light of Apollo”, e “Transcending into infinite aeons”, meno a fuoco. A fine ascolto del disco resta una certa sensazione che gli Shadowcraft ce l’hanno fatta, ma con il fiatone, e se questi 36 minuti di musica (se eccettuiamo intro e 2 intermezzi) riescono a colpire per la gradevolezza delle composizioni, dall’altra parte è chiaro che gli Shadowcraft devono ancora amalgamare bene le loro influenze, sviluppare il loro stile musicale e potenziare le parti black metal, in maniera tale da far risaltare di più le loro influenze.
Il giudizio finale premia un disco genuino, gradevole e che scorre liscio, ma dal quale vogliamo anche più ruvidità e asprezza. Nel frattempo, se avete voglia di acquistare un disco di Black Metal sinfonico underground, provate a dare un ascolto a questo disco.
Track by Track
- Aeons passed on 70
- Principles of chaos 75
- A brotherhood betrayed 75
- The light of Apollo 65
- Burning Sun Pt.1 - Ascending 55
- Burning Sun Pt.2 - I, Bringer Of Plagues And Suffering 75
- Red moon above the Enemy 70
- The Chamber of eyes 60
- A path 70
- Transcending Into Infinite Aeons 65
- Wrath of celestial daemons 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il 22.10.2013. Articolo letto 983 volte.
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