Groteskh «Unconsciousness» [2013]
Recensione
Debuttanti sotto questo nome, ma non in assoluto, gli Austriaci Groteskh sembrano manifestare un certo entusiasmo nelle composizioni di questo “Unconsciousness”, che propone 7 tracce più intro di poco più di 40 minuti di un Black Metal abbastanza furioso e volto all’originalità. Ma un po’ come per le foto promozionali che accompagna questo disco, il risultato non è brutto, ma necessità un bello sviluppo delle idee e di una buona sgrezzata.
Il fatto è che “Unconsciousness” funziona quando è canonico, tipo nella splendida “Meaningless” e nella potente e decisa “Mercy is torn”, molto compatta, e nella solenne e violenta “Realms of sorrow”, che mi ricorda qualcosa dei Noctem spagnoli, ma i Groteskh, giocando la carta dell’originalità, della capacità tecnica mostrata e in generale dell’essere open minded, falliscono un po’ il bersaglio quando si discostano dalla potenza e dalla velocità, proponendo dei rallentamenti in “at death”, dei momenti acustici (come in “Reek of betrayal”) e mid tempos poco interessanti, tipo quello della conclusiva “Ghosts”. In questi brani, infatti, si ha quasi l’impressione che la band debba provare a mettere qualcosa di diverso nei brani, ma in maniera forzata e direi anche non necessaria. Certo, il fatto che il disco è suonato molto bene e anche realizzato bene (anche se le chitarre necessitano di un volume più alto) mitiga in parte questi difetti, e “Unconsciousness” non diventa una cosa inascoltabile, ma una band con margini di sviluppo sì però. Occorre a mio avviso che per la prossima release i Groteskh si concentrino sul mood della canzone senza allontanarsene troppo, e magari anche togliere qualche melodia (il disco è molto basato su riffs melodici), favorendo riffs più aggressivi tipo appunto quelli della bella “Meaningless”.
Insomma: un disco non male, che promette bene per le capacità mostrate e che in definitiva è di buon auspicio per il prossimo album, ma che comunque non toglie il fatto che questi Austriaci per ora più che mostrare le qualità devono ancora sviluppare il loro sound. Arrivederci al nuovo album allora, sperando nel colpaccio. Nel frattempo, consigliamo l’acquisto di questo disco agli scandagliatori del Black Metal underground.
Track by Track
- Bloodline 60
- ...at Death 65
- Realms of sorrow 80
- Reek of betrayal 65
- Mercy is torn 75
- Pride 65
- Meaningless 80
- Ghosts 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
69Recensione di Snarl pubblicata il 25.10.2013. Articolo letto 1695 volte.
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