Recensione

Zero informazioni per me a proposito di questi Lumina Nocte, ma se le orecchie non mi tradiscono, dopo anni e anni di ascolti musicali, questo dovrebbe essere un esordio; e davvero ben riuscito. Poco più di mezz'ora di musica che ci propone un tuffo verso quelle tetre sonorità che serpeggiarono attorno alla metà degli anni novanta, ma più virate verso una forma romantica di horror metal. Se alcune performance non sono ancora al massimo delle possibilità, come ad esempio l'uso della voce pulita, poco evocativo, e alcune parti acustiche, forse un po' troppo prevedibili, non possiamo esimerci dal sottolineare la lugubre atmosfera, nebbiosa e grigia creata da ogni traccia. Questo è niente meno che la colonna portante dell'intero lavoro; fatevi un giro in mezzo alle nebbie, (la mattina presto, qui da me, l'umidità vince su ogni forma di luce) e sentitevi avvolti da qualcosa di magico e spaventoso. Ecco allora che i semplici riff metallici si sposano alla perfezioni con una sezione ritmica imperiosa e precisissima, unite a tappeti di tastiere quantomai essenziali; un gioco di equilibri che convince sin dal primissimo ascolto. Il growl è ruvido ed isterico, e anche se monotono risulta essere impeccabile assieme al resto, come dicevo: questione di equilibri. Ascoltate (sul loro sito direttamente) brani come “Cold Dust”, “Atra Terris” o la lunga “Path Of Autumnal Leaves” per scoprire l'incedere di elettriche sensazioni all'interno di toccanti, gelidi momenti di pianoforte e chitarra acustica. Se si tratta solo di un debutto mi aspetto moltissimo da questo gruppo.

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