Angels Of Babylon «Thundergod» [2013]
Recensione
Nato dall’unione di tre musicisti del calibro di Dave Ellefson, Ethan Brosh e di Rhino, rispettivamente bassista dei Megadeth , chitarrista dei Burning Heat ed Ex batterista dei Manowar/Holy Hell, l’ambizioso progetto degli “Angels of Babylon” si presenta al grande pubblico con una line up del tutto rimaneggiata (Jesse Ringo e Alex Stephens si congiungono a Rhino, unico superstite della vecchia formazione) e un nuovo disco dal titolo “Thundergod”, secondo lavoro (in ordine di tempo) edito dalla Scarlet Records. In questi tre anni che ci separano dal loro primo lavoro, la band ha avuto modo di incanalare tutta la loro energia nella realizzazione di quest’ottimo album Thrash Metal. L’apertura viene affidata alla title track “Thundergod”, pezzo thrash dal ritmo martellante di Rhino, accurato nella scelta dei suoni e nell’arrangiamento (soprattutto le tastiere) che alterna sapientemente momenti infuocati (notevoli i riff della sei corde si Stephens) a quelli più “smooth” di carattere melodico. In seguito prende forma “Sondrio”, che si avvale della solita energia mostrata nel prezzo precedente, ma il tutto reso unico da un arrangiamento pomposo e ben articolato. La sontuosa batteria di Rhino detta magistralmente i tempi in “Queen Warrior”, cavalcata power di ottima fattura, dove la presenza dell'organo elargisce un piacevole tocco horror metal. Con “What Have You Become” i suoni si fanno più elettronici e il risultato non è dei migliori data la qualità vista in apertura. Questa tendenza “al ribasso” della creatività si ripercuote anche in “White Star Line”, “The Enemy” e “True Brothers”, pezzi non così scadenti, ma sicuramente sotto le attese vista la quantità di talento in dote del trio statunitense. Il filone horror metal è ripreso egregiamente da “Redemption”, pezzo che si presterebbe bene a una colonna sonora cinematografica. Il finale è al fulmicotone, dove “King Of All Kings”, “Turning To Stone” e “Bullet” riportano l’ascoltatore ad una dimensione più thrash, con un gradevole susseguirsi di riff graffianti e ritmiche martellanti, per un risultato esplosivo e che riassegna agli Angeli di Babilonia i punti persi in precedenza. Un lavoro equilibrato e avvincente al tempo stesso.
Track by Track
- Thundergod 70
- Sondrio 80
- Queen Warrior 75
- What Have You Become 60
- White Star Line 65
- The Enemy 65
- True Brothers 70
- Redemption 75
- King Of All Kings 70
- Turning To Stone 70
- Bullet 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
72Recensione di Digprog pubblicata il 04.11.2013. Articolo letto 857 volte.
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