Siren's Cry «Scattered Horizons» [2013]

Siren's Cry «Scattered Horizons» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
10.11.2013

Band:
Siren's Cry

Titolo:
Scattered Horizons

Nazione:
Austria

Formazione:
Katie Joanne - Voce
Philip R. Porter - Chitarra
Michael A. Siskov - Tastiera
Soren Skupien - Basso
Frederic Brunner - Batteria

Genere:
Symphonic Metal

Durata:
47' 53"

Formato:
CD

Data di Uscita:
17.09.2013

Etichetta:
Nightmare Records

Distribuzione:
Red Distribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Gli austriaci Siren’s Cry, dopo più di dieci anni di attività pubblicano finalmente il loro primo full-lenght intitolato “Scattered horizons”, distribuito dalla Nightmare Records.
Il quintetto si cimenta in un symphonic power metal con voce femminile che talvolta strizza l’occhio al progressive più classico. Il genere suonato dai Siren’s Cry è salito alla ribalta un decennio fa, partorendo band di tutte le levature e capacità strumentali. Il più grosso problema del symphonic power è sempre stata l’originalità; dal momento che i capostipiti del genere hanno iniziato a creare proseliti, infatti, abbiamo visto e sentito numerose band cloni una dell’altra senza apportare grosse novità al sound. Anche in questo caso i viennesi Siren’s Cry non apportano niente di nuovo e, fin dalle prime note dell’opener “S3V3N” si ha una forte sensazione di “già ascoltato” infinite volte; riff di chitarra veloci e potenti accompagnano un sound di tastiera che sovrasta tutti gli altri strumenti, rendendo l’ambiente troppo plastificato per essere apprezzato in toto. Katie Joanne alla voce fa del suo meglio, ma non è comunque abbastanza per affascinare gli ascoltatori, a causa di una linea vocale piatta e monotona che, in alcuni frangenti risulta quasi essere fuori tempo; è questo il caso di brani come “Elegy of R’lyeh” in cui troviamo parti in controtempo dove la linea vocale poco si adatta al tappeto musicale creato dagli altri strumenti.
Questo “Scattered horizons” è in conclusione un lavoro piatto senza particolari spunti interessanti; sia chiaro, i Siren’s Cry sono sicuramente degli ottimi musicisti, ma non riescono nei loro brani a coinvolgere l’ascoltatore che, il più delle volte, rimane annoiato. Consiglio il platter solo ai patiti del genere che non si vogliono perdere nessun cd power.