Twins Crew «The Northern Crusade» [2013]
Recensione
Con “The Northen Crusade” il numero di album prodotti dagli scandinavi Twins Crew si raddoppia. Un numero ricorrente il 2, visto che la band ha mossi i suoi primi “riff” nel 2007 dal connubio di due personalità come i gemelli Dennis e David Janglöv, tra l’altro diplomati entrambi con gli onori al prestigioso GIT (Gutiar institute of Technoligy) di Hollywood. Questo disco (prodotto dalla Scarlet Records) è un vero uragano, un concentrato di Heavy e Power Metal in salsa scandinava e che prende spunto dalla sonorità di band quali Iron Maiden, Judas Priest, Helloween, e Stratovarious, giusto per citarne alcune. Insomma, il sestetto suona bene, hanno un buon tiro e propongono un lavoro di qualità nonostante non sia così eccelso a livello di originalità. Il disco si apre con “Last Crusader”, pezzo che racchiude in se tutto lo spirito dei Twins Crew: riff graffianti, uso eccelso delle tastiere e ritmiche indemoniate, il tutto reso in armonia con l’ugola dell’istrionico Andreas Larsson. Il copione di ripete in “Blade”, brano dall’indole brutale, indomabile per intensità e potenza. “Unholy Grail“ e “Dr. Dream” mostrano con il primo pezzo un “volto” più rilassato dei Twins Crew, suonando su tempi più umani e meno tirati (a mio parere il miglior pezzo del lotto), mentre nell’altra schiacciano il piede sull’acceleratore, ritornando alle vertiginose velocità di esecuzione come esibito in apertura del disco. Con “Loud e Proud” il suono si fa più Hard Rock, un omaggio a quel rock anni settanta che si trova nella successiva “Under the Morningstar”, ballata acustica di pregevole fattura per arrangiamento ed esecuzione della stessa. Il finale non regala nessuna novità a livello compositivo: “Kings of Yesterday” si rifà in modo evidente al Power dei Maiden, “Heaven Awaits” stucchevole nel complesso (si cita il “circolo delle quinte“ di Bach, di conseguenza vengono in mente i Deep Purple di “Burn”). Con “Take This Life” si migliora un po’, grazie alla azzeccata combinazione di suoni e melodie (bello l’organo in sottofondo), prima di chiudere con “Angels Fall“, rock ballad non eccelsa ma che nella sostanza funziona. Un lavoro nel complesso buono a parte qualche piccola “imperfezione”, un gruppo da tener d’occhio nel prossimo futuro.
Track by Track
- Last Crusader 70
- Blade 65
- Unholy Grail 80
- Dr. Dream 65
- Loud and Proud 60
- Under the Morning Star 75
- Kings of Yesterday 65
- Heaven Awaits 60
- Take This Life 65
- Angels Fall 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
70Recensione di Digprog pubblicata il 11.11.2013. Articolo letto 959 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.