Six Minute Century «Wasting Time» [2013]
Recensione
Provengono dal Texas i Six Minute Century e, a cinque anni di distanza dal loro esordio sulla lunga distanza, giungono al loro secondo full-lenght intitolato “Wasting time”, distribuito dalla Nightmare Records.
Ci troviamo davanti ad un lavoro di progressive power metal in cui le orchestrazioni diventano il punto focale di un tappeto sonoro senza dubbio complesso e completo al tempo stesso. Riff di chitarra al fulmicotone estremamente potenti lasciano spazio a cambi di tempo repentini in chiave squisitamente progressive, il tutto accompagnato dall’ugola di un ottimo Chuck Williams che, con la sua linea vocale melodica e “piccante”, è senza dubbio il componente della band che riesce a convincere maggiormente rimanendo sempre all’interno delle sue possibilità senza aver bisogno di strafare.
Gli 11 brani più intro del cd scivolano così nella nostra mente tra un riferimento ai Savatage più orchestrali e i Dream Theatre degli esordi, ma non riescono mai a convincere del tutto; nonostante il sound dei Six Minute Century sia pieno in tutte le sue note, infatti, risulta troppo spesso appiattito da una vera e propria mancanza di mordente; sembra quasi di trovarci di fronte ad un’auto potente il cui guidatore fa funzionare al minimo dei giri. A questo aggiungiamo una scarsa personalità e spunti innovativi inesistenti e il gioco è fatto, un gioco che alla lunga causa nell’ascoltatore più noia che altro.
Fanno eccezione brani come “The killing fields” e “Just remains” in cui si riesce ad intravvedere il vero spirito di una band che ha delle potenzialità notevoli; viene quindi spontaneo chiedersi come mai il quartetto texano non abbia deciso di scrivere tutte le songs del platter con lo stile di quest’ultime due.
Sinceramente mi aspettavo molto di più da questo “Wasting time”, soprattutto per il fatto che i SMC sono una band che ha alle spalle quasi dieci anni di attività e che annovera al suo interno musicisti tecnicamente ineccepibili; il risultato invece è un lavoro anonimo che non potrà fare altro che finire nel dimenticatoio in poco tempo.
Track by Track
- 1900 S.V.
- City of Hope 55
- Just Remains 70
- The Killing Fields 75
- Baptized in Flames 65
- Paying Deaths Toll 60
- Czardas 55
- Last Days In Paradise 55
- Needhams Point 60
- Defining Moment 60
- Hell's Gate 55
- Wasting Time 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
62Recensione di FallenAngel pubblicata il 17.11.2013. Articolo letto 1107 volte.
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