Chaos Conspiracy «Who the Fuck is Elvis?» [2013]

Chaos Conspiracy «Who The Fuck Is Elvis?» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
17.11.2013

Band:
Chaos Conspiracy

Titolo:
Who the Fuck is Elvis?

Nazione:
Italia

Formazione:
Monkey :: drumheads
Murphy :: low strings
Mob :: strings

Genere:
Rock / Hardcore

Durata:
20' 28"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2013

Etichetta:
Overdub Recordings

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Tre anni ci separano dallo scorso episodio di ‘Indie Rock Makes Me Sick’ eppure nulla sembra cambiato stilisticamente per gli schizzati e folli Chaos Conspiracy, e per fortuna aggiungo!
La loro totale libertà compositiva lascia un indelebile sorriso stampato in volto dopo aver passato l’ascolto di questo ‘Who the Fuck is Elvis’. Ironici come sempre e forti di una maturità tangibile nel songwriting, i Nostri si lasciano ascoltare piacevolmente lasciando intatto il loro marchio di fabbrica che, per inciso, non appartiene a nessun genere musicale che si possa catalogare. Semplicemente fanno “Musica”, certo passano per stilemi appartenenti a qualcosa di vagamente tecnico ma si guardano bene dall’apparire prevedibili e questo rappresenta inesorabilmente la loro forza motrice.
Brani come ‘Manganello Is Not A Dildo’ e specialmente ‘Calogero Theory’ ci portano verso un Free Jazz (la tromba del secondo brano citato sarebbe da incorniciare) dai canoni che, tuttavia, riescono persino a distaccarsi da esso per un poco lasciando però integro il loro modo di comunicare.
Sostanzialmente parliamo di strumentisti molto preparati e con alle spalle una non indifferente esperienza contornata da una passione sconvolgente per qualcosa di apprezzabile a patto che non siate dotati di spiacevoli paraocchi. C’è tantissimo da ascoltare (e perché no, anche da imparare confrontandosi) anche in soli 22 minuti e poco più, minutaggio da EP ma con una carica esplosiva all’ennesima potenza.
Sembra infantile ma non lo è: è interessante qualsiasi cosa i Chaos Conspiracy propongano, se non altro per questa loro incredibile attitudine a stravolgere continuamente le carte in tavola trasportando l’ascoltatore dove vogliono loro e le molteplici sfaccettature di questa piccola opera fanno restare allibiti per l’ennesima volta.
Poco da dire ma molto da ascoltare. Fatevi sotto e supportateli!