My Tin Apple «The Crow’s Lullaby» [2013]
Recensione
Disco di debutto per i toscani My Tin Apple, formazione nata come evoluzione degli Overfaith, band fondata più di 10 anni or sono quindi non abbiamo a che fare con musicisti di calibro basso. In ogni angolo di questo ‘The Crow’s Lullaby’ vige una perizia quasi chirurgica per un prodotto dal valore sicuramente medio-alto oltre che squisitamente commerciale.
L’intento dei Nostri è quello di espandere gli orizzonti della musica Rock senza eccedere o sconfinare in territori di Metal estremo e generare quello che viene battezzato come ‘Tin Rock’ ovvero un’intenzione musicale creativa al massimo e con ampie vedute di modernità, passaggi alternativi e via discorrendo. Purtroppo, a mio parere, la sfida è stata vinta solo a metà in quanto il risultato non rappresenta un’originalità chissà quanto alta e, anzi, si sfocia spesso e volentieri nell’easy listening (non che ci sia alcunché di male o sbagliato nel farlo) e in composizioni che, a stringere, non paiono chissà quanto ardimentose e non osano laddove dovrebbero. Fiumi di elettronica e synth non sono sufficienti per allargare le sordi di un disco, specie se questo si fonda –a mio parere- più su un Alternative Rock che sul progressive tanto cercato. Nemmeno qui c’è qualcosa di sbagliato ma in mezzo a tanta perfezione di esecuzione non ho trovato qualcosa di particolarmente interessante tranne un paio di episodi: ‘The Flight of Chamaleon’ che mi ha ricordato i moderni Katatonia e la carica energetica di ‘Missing’. Le altre tracce sono lontane dall’essere definite “brutte” ma semplicemente le ho trovate incomplete, vuoi anche per la loro breve o brevissima durata da ‘approccio semplice’.
La melodia resta affidata alle tastiere e il ritmo alle chitarre/basso/batteria, senza nessun cambiamento di sorta o di stile oltre al fatto di non essere un particolare fan del mood vocale melenso e quindi il generare nenie spesso e volentieri può risultare un’arma a doppio taglio se si tratta di uno stile che abbraccia un intero disco, come nel caso di ‘The Crow’s Lullaby’.
Il disco è sostanzialmente gradevole ma in linea maggiore per il modo in cui è suonato e prodotto rispetto al suo contenuto tuttavia i My Tin Apple non sono certo gli ultimi arrivati e credo che col tempo assesteranno al meglio la proposta.
Track by Track
- The Crow's Lullaby 60
- Here 65
- Snow White 60
- I Have Seen A Lie 60
- The Flight of Chamaleon 70
- Drama 60
- Different Places 60
- Pixel 65
- Dali 65
- Alice 65
- Sequoia 65
- Missing 70
- A Place To Go 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
65Recensione di Carnival Creation pubblicata il 22.11.2013. Articolo letto 1949 volte.
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