My Tin Apple «The Crow’s Lullaby» [2013]

My Tin Apple «The Crow’s Lullaby» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
22.11.2013

 

Visualizzazioni:
1949

 

Band:
My Tin Apple
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Titolo:
The Crow’s Lullaby

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gianluca Gabriele – Vocals
Luca Checchi – Guitar
Massimiliano Ciani – Guitar, Synth
Marco Bruni – Bass
Francesco Vannini – Drums

 

Genere:
Rock / Metal

 

Durata:
43' 8"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.06.2013

 

Etichetta:
Fuel Records
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Distribuzione:
Self Distribuzione
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Agenzia di Promozione:
Red Cat Promotion
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Recensione

Disco di debutto per i toscani My Tin Apple, formazione nata come evoluzione degli Overfaith, band fondata più di 10 anni or sono quindi non abbiamo a che fare con musicisti di calibro basso. In ogni angolo di questo ‘The Crow’s Lullaby’ vige una perizia quasi chirurgica per un prodotto dal valore sicuramente medio-alto oltre che squisitamente commerciale.
L’intento dei Nostri è quello di espandere gli orizzonti della musica Rock senza eccedere o sconfinare in territori di Metal estremo e generare quello che viene battezzato come ‘Tin Rock’ ovvero un’intenzione musicale creativa al massimo e con ampie vedute di modernità, passaggi alternativi e via discorrendo. Purtroppo, a mio parere, la sfida è stata vinta solo a metà in quanto il risultato non rappresenta un’originalità chissà quanto alta e, anzi, si sfocia spesso e volentieri nell’easy listening (non che ci sia alcunché di male o sbagliato nel farlo) e in composizioni che, a stringere, non paiono chissà quanto ardimentose e non osano laddove dovrebbero. Fiumi di elettronica e synth non sono sufficienti per allargare le sordi di un disco, specie se questo si fonda –a mio parere- più su un Alternative Rock che sul progressive tanto cercato. Nemmeno qui c’è qualcosa di sbagliato ma in mezzo a tanta perfezione di esecuzione non ho trovato qualcosa di particolarmente interessante tranne un paio di episodi: ‘The Flight of Chamaleon’ che mi ha ricordato i moderni Katatonia e la carica energetica di ‘Missing’. Le altre tracce sono lontane dall’essere definite “brutte” ma semplicemente le ho trovate incomplete, vuoi anche per la loro breve o brevissima durata da ‘approccio semplice’.
La melodia resta affidata alle tastiere e il ritmo alle chitarre/basso/batteria, senza nessun cambiamento di sorta o di stile oltre al fatto di non essere un particolare fan del mood vocale melenso e quindi il generare nenie spesso e volentieri può risultare un’arma a doppio taglio se si tratta di uno stile che abbraccia un intero disco, come nel caso di ‘The Crow’s Lullaby’.
Il disco è sostanzialmente gradevole ma in linea maggiore per il modo in cui è suonato e prodotto rispetto al suo contenuto tuttavia i My Tin Apple non sono certo gli ultimi arrivati e credo che col tempo assesteranno al meglio la proposta.

Track by Track
  1. The Crow's Lullaby 60
  2. Here 65
  3. Snow White 60
  4. I Have Seen A Lie 60
  5. The Flight of Chamaleon 70
  6. Drama 60
  7. Different Places 60
  8. Pixel 65
  9. Dali 65
  10. Alice 65
  11. Sequoia 65
  12. Missing 70
  13. A Place To Go 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 22.11.2013. Articolo letto 1949 volte.

 

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