Death Of All Gods «Different Ways of Feeling Pain» [2013]

Death Of All Gods «Different Ways Of Feeling Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Mark David »

 

Recensione Pubblicata il:
05.12.2013

 

Visualizzazioni:
1612

 

Band:
Death Of All Gods
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Titolo:
Different Ways of Feeling Pain

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luigi Valenti - Vocals
Timur Matteucci Utiaganov - Guitar
Marco Nicastro - Bass
Simone Santucci - Guitar
Eric Arreghini - Drums

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
41' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
Aural Music
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Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)
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Recensione

Disco sorprendente per dei nostrani "nuovi arrivati" nel panorama metal europeo.
Confesso che avevo gia' sentito un loro promo e mi e' pure capitato di vederli live, avendo la sensazione di trovarmi davanti ad una band di certo promettente.
Senza dubbio la produzione da parte di Michele Fiorucci (Defcon1 Studio) ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita del disco, tuttavia i Death Of All Gods possono vantarsi di avere del talento da coltivare. Vorrei spendere una parola di merito all'arrangiamento, di rado si trovano dei brani cosi' "ben confezionati" specie da autoproduzioni.
Durante l'ascolto, fin da subito si viene sottoposti a ritmi pressanti ed un cantato in stile growl con chiara ispirazione al brutal. Headbanging assicurato.
Le sonorita' fra voce/strumenti sono ben miscelate ed il riffing, oltre l'impeccabile esecuzione, e' molto interessante e di rado banale. Il brano di punta a mio avviso e' "Summoning my Demons" dove la band, con la guest track di Giulia Brillini (Icestorm), raggiunge la perfezione. Degna di nota anche "The Carcass of Freedom" che si spinge, almeno inizialmente, verso una direzione ben piu' estrema rispetto alle altre tracks.
Il groove nell'album non manca mai anche se gli stacchi all'interno dei brani sono tanti da rendere alle volte "difficile" l'ascolto.
Tutto sommato le pecche del disco sono poche e riguardano per lo piu' la struttura all'interno del songwriting, di certo il lato compositivo e' sbilanciato rispetto alla capacita' tecnica del quintetto e soprattutto il drumming molto spesso risulta superficiale, per via di scelte ritmiche che vanno a minare l'efficacia espressiva e percio' la finalita' delle potenzialita' tecniche. I soli di chitarra sono ben strutturati e non ostentano mai la tecnica, scelta che apprezzo.
Di certo, in un mercato arci-saturo di prodotti di questo genere il miglior consiglio che possa dare e' spingersi oltre il "gia' sentito" e cosi' tentare di emergere, senza mai sottovalutare l'aspetto della stesura dei brani, che a tratti risulta troppo vittima dell'auto-ascolto.
Hands up per un ottimo prodotto!
Se i vostri ascolti prediligono il death metal melodico europeo, Different Ways of Feeling Pain si merita la vostra attenzione, ed ha pure una grafica da paura. Fetch it!

Track by Track
  1. When Heaven Meets Earth 70
  2. Death Of All Gods 80
  3. Solitude 70
  4. Dying Green 75
  5. Summoning My Demons 85
  6. Dreaming Chaos 80
  7. Italian Job 70
  8. The Carcass Of Freedom 75
  9. Unavoidable Sin 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Mark David pubblicata il 05.12.2013. Articolo letto 1612 volte.

 

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