Madwork «Obsolete» [2013]
Recensione
È più importante la personalità e la capacità di creare un suono proprio, per quanto carente in idee, oppure avere una proposta molto variegata ma strutturata in modo poco maturo? È questa la domanda che continuavo a ripetermi mentre ascoltavo i Madwork.
Dire a quale dei due appartengono non è difficile: abbiamo tra le mani un industrial elettronico molto basilare, ispirato in parte dai Rammstein ma soprattutto dai Depeche Mode, con parti di chitarra e elettroniche non particolarmente degne di nota, ma collocate in modo molto esperto in funzione della voce; e la voce stessa è il punto forte dell'album, su cui l'intero suono è basato. Oltre a un'ottimo livello tecnico e una produzione tra le migliori che abbia sentito da un po', riesce a comunicare una grande dose di personalità in grado da sola di reggere una parte strumentale quasi costruita su di esso.
Non è senza difetti, anche se sono più imputabili alla stesura dei testi che all'abilità (qualche verso poco efficace e un'esagerata tendenza alla ripetizione, che da il suo peggio nella lunghissima sequenza nightmare-dream-nightmare di Traum, rovinano leggermente l'ascolto).
Essendo un lavoro basato sulla struttura vocale, è buona l'intenzione di mantenere bassa l'importanza degli strumenti, ma nel lungo periodo la mancanza di complessità e di impatto danno una vaga noia, soprattutto nelle canzoni meno riuscite. Sono certo che sia intenzionale perche quando i Madwork decidono di darci dentro, i risultati si sentono, e sono prodotti alla perfezione. Resta la voglia di sentire come se la caverebbero a spingere un po' di più, ma in questo finiamo a discutere di gusti personali più che delle loro effettive qualità.
Tirando le somme, un lavoro davvero buono, in cui prevale l'attenzione per le linee vocali e i chorus ma (volontariamente) a scapito della parte strumentale. Se i frontman carismatici supportati da una band che sa fare il suo lavoro sono quello che volete dalla musica, allora un ascolto è d'obbligo. Se invece preferite un po' piú di complessità, potreste restarne delusi. Comunque, un disco molto interessante.
Track by Track
- Obsolete 75
- Bleeding Out. Again 70
- Traum 75
- Hide & Seek 85
- Another Beautiful Lie 70
- Redemption 75
- The Lucky Hand 75
- His Master's Voice 80
- Butterfly Blades 80
- Election Day 80
- Lullaby 70
- Sold Out Paradaise 70
- Rain - feat. Kevin Moore 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
76Recensione di MrSteve pubblicata il 05.12.2013. Articolo letto 2625 volte.
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