Seagall «Hidden Ego» [2013]

Seagall «Hidden Ego» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.12.2013

 

Visualizzazioni:
981

 

Band:
Seagall
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Titolo:
Hidden Ego

 

Nazione:
Russia

 

Formazione:
Elena Seagalova :: Gutar
Alexander Sinitsyn :: Guitar
Dmitry Shtatnov :: Bass
Ilya Lipatov :: Drums & Percussions

 

Genere:
Instrumental Rock / Metal

 

Durata:
41' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.06.2013

 

Etichetta:
recordJet
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Dr. Music Promotion
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Recensione

Il secondo disco dei Russi Seagall (no, non è un errore di battitura) rappresenta un gradevole esempio di metal/rock strumentalem che include 8 canzoni sufficientemente varie e non esageratamente tecniche, poggianti sulla chitarra di Elena Seagalova, da cui appunto il nome della band.
Elena si mostra una chitarrista abbastanza in gamba, capace di passare dall’introspezione sonora abbastanza criptica e minimale dell’opener “In the darkness of the crypt”, abbastanza alla Malmsteen verso la fine, a partiture più prog e con tempi dispari della seconda canzone, fino a toccare lidi a volte più funky e debitori allo stile di Satriani della quarta canzone. È tuttavia la seconda parte dell’album ad avermi meglio colpito, con una splendida “Arabian sands” dalle atmosfere abilmente strutturate e orientaleggiante, e una non meno bella “Alter ego”, che inzia come una ballad stralunata per poi evolvere mirabilmente in una canzone con ritmici e chitarra solista più mossi, fino all’esercizio forse un po’ sterile ma tecnicamente interessante di “Hidden Space”.
Poco o nient’altro c’è da dire su di un disco come questo, tecnico ma non indigeribile, ben fatto e con la sola quinta canzone a non convincermi appieno. Non siamo di fronte a una nuova promessa della chitarra solista ancora, ma ciò non toglie che “Hidden Ego” è un disco tranquillamente acquistabile e gustabile da chi ama la chitarra incondizionatamente, anche senza cantato, perché suona comunque molto completo e ben rifinito nei dettagli, spontaneo e genuino, senza degli altri strumenti relegati in un angolo ad accompagnare (da questo punto di vista si distingue anche “Sultry midday”, contorta e sfuggente, ma affascinante), senza fronzoli e molto sobrio, quasi composto. Disco dignitoso. Dategli una possibilità.

Track by Track
  1. In The Darkness Of The Crypt 75
  2. Iron Dragon-fly 70
  3. Sultry midday 75
  4. Tweedledum & Tweedledee 70
  5. Serpent-Charmer 65
  6. Arabian sands 80
  7. Hidden Space 80
  8. Alter Ego 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.12.2013. Articolo letto 981 volte.

 

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