Blast My Requiem «Ardere» [2013]
Recensione
La musica dei Blast My Requiem evidenzia in massima parte tutti i pregi e i difetti di un sottogenere che, negli anni, ha saputo offrire praticamente di tutto: da aspetti meramente melodici a quelli che guardano maggiormente le dinamiche dei ritmi quindi senza infamia né lode presentiamo questo EP (‘Ardere’) di questo quintetto di giovani musicisti alle prese con del moderno metal estremo.
Violento e groovy quanto basta per definirlo lontanamente ‘Deathcore’ ma con moltissime idee che vanno a toccare il Melodeath di matrice a cavallo tra la scuola scandinava e quella d’oltreoceano.
Come episodio meritevole citerei senz’altro la bella e scatenata ‘New World Disorder’, segno che i Nostri hanno imparato bene la lezione impartita dai Black Dahlia Murder e, perché no, anche dai Weed senza andare a parare in soluzioni patetiche. Anche ‘Devourment’ e la successiva ‘These Wounds’ ci mostrano una formazione piuttosto affiatata che pian piano troverà maturità durante il suo cammino artistico.
Un discutibile interludio semi-acustico divide il dischetto letteralmente in due e anticipa i pezzi che, purtroppo, non mi sono parsi chissà quanto interessanti. Troppa banalità in ‘A Shallow Place’ anche se il livello in parte si alza con la conclusiva ‘The Darkest Sea’, composizione più lunga e matura ma anche quella nella quale capiamo che la band, pur cavandola piuttosto bene con il mondo dell’estremo (quindi blast beat, mitragliate varie e ritmi up-tempo chiave del genere), ancora resta abbastanza piatta e scontata quando abbassa i toni presentando momenti più intimi. Proporrei, con il massimo rispetto possibile, un inquadramento volto più che altro a ciò che fa dei Blast My Requiem una band su cui porre la fiducia, ovvero brani nei quali non sono contemplate strutture con inutili orpelli di ‘patchwork’ dalle melodie ancora troppo ingenue.
Un lavoro di certo molto giovanile e pieno di entusiasmo ma occorre ancora molto di più e siamo certi che i BMR col tempo riusciranno a inquadrare la loro proposta al meglio. Le basi sono solide.
Track by Track
- They're Working On You S.V.
- Devourment 70
- These Wounds 70
- New World Disorder 75
- Brightest Lights (Come With The Storm) 50
- A Shallow Place 60
- The Darkest Sea 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 60
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
63Recensione di Carnival Creation pubblicata il 10.12.2013. Articolo letto 1757 volte.
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