Max Pie «Eight Pieces - One World» [2013]
Recensione
Della serie: I nomi delle band sbagliati. Immaginatevi inglesi e potete vedere questo bel cd azzurro, con una bella veste grafica, e col nome della band che tradotto è “Massimo torta”. Bisogna sprecarci un attimo di tempo per capire che questo “Eight piece – One World” non è un album solista di qualche compositore dal nome strano, ma il secondo album del gruppo power/prog/heavy metal proveniente dal Belgio e uscito per la Mausoleum Records, label che sembra avere un occhio particolare per il metal classico, e anche talento.
E talento lo si vede anche in questo “Eight pieces – one world” dei Max Pie: 8 canzoni per 54 minuti e mezzo di musica possono sembrare tanti, ma credetemi se vi dico che non si nota, ascoltando quest’album. Al contrario, ad ascoltarlo questo cd fila molto liscio e naturale, sempre con un occhio di riguardo verso una struttura compositiva aperta e poco incline allo schema strofa – ritornello, ma comunque con tutti gli strumenti amalgamati senza che mai nessuno sia sopra le righe o dotato di tecnicismi fini a sé stessi. Questo è evidente nella loro opener “A cage of sins”, dove una voce molto buona in stile Kamelot si staglia su una musica potente e che sciorina una bella digressione strumentale. Ma a ricordarci che i Max Pie sanno anche fare canzoni più corte e da singolo, ecco che “I’m sealed” e “Vendetta” mostrano un lato più conciso del loro songwriting e maggiormente d’impatto. Tra l’altro, queste due canzoni spaziano tra i tre generi che delimitano il genere musicale del belgi, con la prima più melodica e potente, e la seconda molto meno melodica, che non disdegna tempi veloci e palm mute alternati a grooves molto potenti. E se non vi basta, completano il quadro “Addictions”, più tipicamente power e con partiture barocche di chitarra, e “Don’t Tell me lies”, più tipicamente prog ma anche metal.
Insomma: “Eight pieces – One world” è heavy metal, power e prog in quantità tangibili, è ben suonato, bilanciato sia come influenze che come coesione degli strumenti, ben prodotto, ben registrato e ottimamente composto. Il 2013 ci ha regalato un disco adorabilmente riuscito, consigliato non solo ai fan dei generi proposti, ma anche a chi non disdegna un po’ di melodia e tecnicismo nel metal. Per me, questo è un cd adorabile, da avere per i fans del genere, e per tutti gli altri consiglio quantomeno un ascolto. Veramente ben fatto.
Track by Track
- Cage of sins 80
- I'm Sealed 80
- Earth's rules 80
- I'm in love 70
- Vendetta 75
- The Side of a Dime 75
- Addictions 80
- Don't tell me lies 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
80Recensione di Snarl pubblicata il 13.12.2013. Articolo letto 1669 volte.
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