Ekpyrosis «In Pulverem Reverteris» [2013]

Ekpyrosis «In Pulverem Reverteris» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
18.12.2013

 

Visualizzazioni:
2304

 

Band:
Ekpyrosis
[MetalWave] Invia una email a Ekpyrosis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ekpyrosis

 

Titolo:
In Pulverem Reverteris

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Cazzaniga :: Bass
Ilaria Casiraghi :: Drums
Nicolò Brambilla :: Guitars, Growl Vocals
Marco Teodoro :: Vocals (scream), Guitars

 

Genere:
Black / Death Metal

 

Durata:
18' 48"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da Monza, arrivano questi debuttanti e giovani Ekpyrosis, band più death old school che black metal, che ci propone questo demo di 4 tracce per poco meno di 19 minuti di durata. Che dire: saranno giovani forse anche di età, ma questo quartetto si mostra interessante! Sono un grosso fan del genere proposto dagli Ekpyrosis, per cui mi sono riproposto di ascoltare con scrupolosità questo demo, che però nelle prime due canzoni tentenna un pochetto, perché “Sepulchral” mostra delle ovvie ingenuità compositive: il brano non è malaccio e anzi possiede delle parti interessanti, ma l’assolo poco speciale, un ritornello banale e riffs più melodici danneggiano l’atmosfera malsana che si dovrebbe respirare in un demo come questo. La situazione sembrerebbe aggravarsi nella seguente “Pulvis et umbra”, dove l’equilibrio si sposta più sul black metal pur se con parti melodiche poco a tiro, e che mostrano anche una personalità labile.
Fortunatamente, a risollevare bene ciò che aveva l’aria di essere un demo poco speciale, ci pensa “Paradise Lost”, un brano rabbioso, maligno e potente, dove i palm mute e le parti veloci contribuiscono a fare un brano davvero gustoso, con un buon feeling alla Incantation di “Onward to Golgotha”, pur non mancando le parti lente che intervengono a donare profondità alle composizioni. E a dimostrare che questa canzone non è stata un caso isolato, ecco “Omnia mors aequat”, un brano meno maligno di quello di prima, ma che semplicemente è una scheggia impazzita, più death e meno old school, rabbioso e violento, che macina violenza a volontà. Il tutto a chiusura di un demo forse un po’ acerbo ma che promette bene!
Insomma: a parte qualche ingenuità da limare via, gli Ekpyrosis hanno solo uno sviluppo da fare per la loro musica: ciò di buono che abbiamo sentito va ulteriormente potenziato, vogliamo più mazzate old school e ancora più brani trucidi. Avanti così! Acquisto consigliato per i fans del death americano e del death old school svedese tipo Nihilist, Grotesque, Macrodex, Nirvana 2002, Centinex etc etc

Track by Track
  1. Sepulchral 65
  2. Pulvis et umbra 60
  3. Paradise Lost 75
  4. Omnia mors aequat 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl pubblicata il 18.12.2013. Articolo letto 2304 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.