Metamorfosi In Viola «Kairos» [2013]

Metamorfosi In Viola «Kairos» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
20.12.2013

Band:
Metamorfosi In Viola

Titolo:
Kairos

Nazione:
Italia

Formazione:
Simone Osmari :: Vocals, Guitar, Keyboards
Alessandro Genova :: Guitar
Manuel De Pretis :: Violin
Jonny Fedele :: Piano
Daniele Granato :: Bass
Patrizio Mingarelli :: Drums

Genere:
Rock Alternative

Durata:
27' 18"

Formato:
Mini-CD

Data di Uscita:
2013

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
Resisto Distribuzione

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Detto francamente, non capisco molto cosa ci faccia questo cd autoprodotto dei Metamorfosi in viola su metalwave, e per capirlo basta leggere la tracklist. Abbia una cover dei PFM messa in apertura, una di Noemi Scopelliti, che ho letto sia quella che avrebbe vinto X Factor, e un remix di questa canzone. Le altre due canzoni sono brani propri, ma “American Dreams” è pop indie rock, e “Fragile” sembra quasi una canzone che vuole seguire le orme di cantanti tipo De André a tratti.
Spiazzante. E quasi ingiudicabile questo cd, perché qui siamo praticamente al minimo del minutaggio consentito di brani propri (Appena 13 dei 27 minuti sono di musica loro), che quasi non consentono di dire niente sulla band, se non che “American Dreams” è una canzone che cerca di avere una nuance da singolo per classifiche, ma che viene in parte rovinata da una durata troppo lunga per brani di queste aspirazioni (6 minuti e 25 per un singolo?), e da un assolo poco speciale. Ma ciò che rende poco speciale questo disco è per me la voce. Mediamente Simone Osmari fa un buon lavoro, ma delle metriche un po’ ficcate a forza nelle battute in “Fragile” si fanno notare e il cantato è a volte lagnoso perché troppo blando, e si notano, come tra l’altro in “American Dreams” anche se in misura minore, diverse imprecisioni nei vocalizzi sulle note alte, che spesso non sono esattamente prese, e che altre volte sono proprio stonate.
Sarà anche che non è una webzine metal il posto giusto per recensire quest’album (già me ne sbatto di Noemi Scopelliti, di una cover di questa me ne sbatto il doppio), ma onestamente io non so a chi consigliare l’ascolto di quest’album, se non genericamente a tutti. L’avrei anche bocciato per la mancata prestazione vocale, ma facciamo che gli do una sufficienza politica e non se ne parli più. E sono clemente.