Rise of Avernus «L'Appel du Vide» [2014]
Recensione
Rise of Avernus è un progetto australiano nato dall’idea di Ben Vanvollenhoven e Catherine Guirguis, rispettivamente chitarrista/cantante e tastierista/cantante e questo ‘L'appel Du Vide’ è il primo grande passo di una discografia che, se improntata in questo modo, potrebbe crescere e regalare ai Nostri molte soddisfazioni.
Come punto di partenza la band si muove seguendo canoni rintracciabili nel Doom Metal preso molto in generale ma di certo avvezzo anche a sperimentazioni leggere verso il Death, il Gothic e la musica sinfonica ed elettronica, elementi più che fondamentali che costituiscono il sound pomposo e ben prodotto della combo di Sydney.
Fa loro onore il fatto di aver concepito un album che non abbassa praticamente mai il livello di tensione e regala momenti di godimento sonoro senza eccedere in passi più lunghi della gamba o ridicoli orpelli che abbasserebbero la qualità del platter.
Va detto che non sto parlando del disco dell’anno né di qualcosa che stravolgerà definitivamente i canoni del Doom Metal ma il suo fascino resta immutato e la produzione in generale ben si colloca tra i dischi meglio riusciti di questi ultimi mesi a livello globale. Il dualismo di voci ‘male-female’ rappresenta sicuramente uno degli aspetti fondamentali di questo riuscito ‘L'appel Du Vide’ e l’inserimento (molto pesante a dire il vero) delle tastiere è stato trattato tuttavia con la saggezza di chi sa mixare dischi da un bel po’ dato che non si evincono strumenti messi in secondo piano anzi, in ‘Embrace The Mayhem’ fa la sua comparsa persino un sax cui è riservato un curioso assolo al termine del brano.
Sono brani profondi, intensi che a volte richiamano persino il MeloDeath (‘Disenchanted’) accennando alla scuola scandinava e strizzando l’occhio anche ad atmosfere più groovy (‘Ethereal Blindness’) per terminare con una dolce ballad dal sapore malinconico (‘As Soleness Recedes’).
Tecnicamente preparati, i Rise Of Avernus si faranno sentire di nuovo. Tutti gli appassionati del genere sono stati avvertiti.
Track by Track
- A Triptych Journey 70
- The Mire 70
- Disenchanted 70
- L'appel du Vide S.V.
- Ethereal Blindness 75
- Embrace The Mayhem 75
- An Somnium 80
- As Soleness Recedes 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
72Recensione di Carnival Creation pubblicata il 04.01.2014. Articolo letto 1083 volte.
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