Recensione

Split molto di nicchia ma nondimeno abbastanza interessante questo “Auril”, rigorosamente black metal e formato da due one man bands entrambe provenienti dal lazio. Per la precisione, Under, a giudicare dalla biografia e dai gruppi in cui suona l’unico membro, cioè Francesco Andrei, dovrebbe provenire da Ostia, mentre Soulstalker da Viterbo, essndo un side project di un membro degli Spectral Forest.
Il lato degli Under, però, che propone 5 canzoni, è soltanto appena carino e nulla più. Le sue prime 5 canzoni sono infatti suonate bene e registrate con una qualità elementare ma piacevole (per una volta niente chitarra zanzarosissima su batteria finta e con volumi diversi). Il problema è che a qualità elementare corrisponde anche una qualità musicale spesso elementare. Under convince nelle ultime due sue canzoni, con una discreta “Hunters” e una buona e più originale “A gate to the moon”, con un eccellente riff finale veloce, ma i primi tre brani sono incredibilmente standard, basilari e soprattutto rovinati da un andamento lento e stentoreo ma ben poco incisivo, con molti dei riffs che a mio avviso avrebbero funzionato il doppio meglio con un tempo di batteria più mossa o proprio veloce. In altre parole: Under per ora latita completamente di arrangiamento. Non è la solita one man band tutta chitarre sottili e drum machine, anzi, per la qualità delle ultime due canzoni sembra che Under abbia classe e stoffa, ma serve un netto recupero nell’arrangiamento. Possibilmente con qualche altro membro in formazione, visto che di one man band con pezzi male arrangiati ne è pieno ormai il globo.
Soulstalker invece è migliore. La drum machine è evidentemente finta, la voce è processata e questo non mi piace, ma i riffs, il tiro delle composizioni e una certa vivacità compositiva vanno molto a favore di questa one man band viterbese, abbastanza personale nei riffs black metal e a tratti con qualcosa di aggiunto paragonabile ai Dark Tranquillity, godendo anche di un arrangiamento dei brani notevole e davvero d’impatto. Fossero stati tutti gli strumenti veri e il cd registrato bene, direi che avremmo assistito ad un bel lato di questo split. Migliore brano del lotto è senza dubbio l’epica e maestosa “Soul Whisper”.
Non c’è altro da dire: split cd autoprodotto a 5€ con un rapporto di qualità/prezzo molto buono, con Under discreto ma con potenziale per fare bene in futuro una volta eliminate certe ingenuità e resa la proposta musicale più originale e meno ancorata a stilemi, e con Soulstaker che convince. Acquisto consigliato per i fanatici del Black Metal rozzo e underground. Lo ripeto si tratta di una release molto underground, ma dall’underground ormai mediamente esce di peggio.

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