Stellar Master Elite «II: Destructive Interference Generator» [2013]
Recensione
Originale e interessanteil secondo albumi dei tedeschi Stellar Master Elite, che condensano 8 tracce in tre quarti d’ora di un black metal che in qualche occasione mostra una passione per le sonorità doom, mentre più spesso declama una inclinazione per le atmosfere plumbee, grigie e inesorabili ma mai troppo asfissianti. Se inoltre guardando la copertina pensate a dei brani che rimandano a dei soundscapes cosmici, sappiate che non siete lontani dalla verità: dopo un’intro austera, infatti, “Thoughtcrimes/Villain/Slave” apre un sound molto asettico e sterile, con delle note che contribuiscono a fondare un mood industriale e a volte visionario, come se i Dodheimsgard incrocino gli scarni mid tempos dei Khold. Il tutto in circa 4 minuti di musica...
Il prosieguo dell’album alterna il mood suddetto ad altre parti veloci ma sfocate, con note di chitarra con molto eco e che sembrano distanti, e non mancano parti più dal taglio moderno tipo “Pattern of perception”. Questa canzone, insieme a “The mobius strip” è anche il momento migliore del cd visto che unisce al meglio il feeling clinico e insensibile con dei mid tempos lugubri e a tratti anche rabbiosi. Si conclude con la lunga title track, “Destructive interference generator”, più tipicamente debitrice al doom, fino alla curiosa conclusione di “Empty shells of being”, quasi remixabile. Un disco eclettico e forse anche un po’ eccentrico, questo “Destructive...”, ma nondimeno affascinante in quanto dotato di un’originalità che davvero è degna di nota e che riesce ad attingere a piene mani da qualche band tipo quelle suddette, riproponendo un sound molto ben amalgamato e proprio, che personalmente riesce a dare quel feeling che onestamente mi aspettavo e non ho sentito dagli ultimi due dischi degli Otargos.
In conclusione: industriale ma non troppo, a metà tra il lisergico e lo stentoreo, un po’ doom, questo “Destructive Interference Generator” è da consigliare a chi apprezza il black metal più cinico e dal feeling visionario. Se i vostri ascolti sono costituiti da bands tipo quelle nominate sopra, allora l’acquisto di questo album potrebbe essere quello giusto per voi. Gran bel colpo.
Track by Track
- Prodigium 75
- Thoughtcrimes-Villain-Slave 75
- Beyond light 75
- Pattern of perception 80
- Prison Planet 75
- The mobius strip 85
- Destructive Interference Generator 80
- Empty shells of being 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
79Recensione di Snarl pubblicata il 18.02.2014. Articolo letto 876 volte.
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