Recensione

Sicuramente un approccio conservatore quello della Band Death/Black Siciliana "TryskelioN". I 5 ragazzi di Cefalù fanno la loro entrata in scena con un EP sicuramente poco originale ma davvero ben fatto. In a Nameless Grave non è altro che un'eccellente ripresa della scena svedese presente a cavallo tra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90. In complesso è davvero ben eseguito; chitarre dai riff aggressivi e saturi, batteria spedita, basso egregiamente suonato e scream pieno e graffiante. L'EP ricorda molto le sonorità dei Naglfar e dei Dissection e ce ne rendiamo subito conto con "Thelema 1920", pezzo strumentale dalla melodia tipica del genere, rilassante e ben articolato. Il relax durà però ben poco ed è la batteria di "Broken Arms" a farcelo capire introducendo un pezzo spedito, tecnico ed aggressivo al punto giusto, non troppo diverso dalla successiva "The Last Crimson Willow", caratterizzata da stacchi acustici che enfatizzano ancor di più il pezzo. "Fathomless Void", nonostante presenti una batteria meno spedita che lascia spazio a melodie piu ricche di pathos, rimane sulla linea degli altri brani. Lo stesso vale per "A perfect Circle" (che nonostante ciò reputo molto particolare ed originale) e "The Testament", la quale conclude l'EP tra parti violente ed altre piu moderate e melodiche.
Complessivamente un ottimo EP che ha sicuramente assicurato alla Band un futuro promettente. Lo consiglio soprattutto agli ascoltatori delle band precedentemente citate.
Ottimo Lavoro!

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