Krieg «Humans Need War» [2013]

Krieg «Humans Need War» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
13.03.2014

 

Visualizzazioni:
1775

 

Band:
Krieg
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Titolo:
Humans Need War

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gaetano Isaia :: Guitars
Walter Valli :: Drums
Friedrich Gscheidel :: Guitars
Cristian Gscheidel :: Vocals, Bass

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
39' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Necrotorture Promotion Agency
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Recensione

Groove metal per I milanesi Krieg, che con questa release arrivano a un secondo album composto da 10 tracce che sfiorano complessivamente i 40 minuti di durata.
La vivacità e la voglia di fare per questi quattro ragazzi è tangibile già solo ad un ascolto superficiale dalla opener “Don’t scratch the wall”, non molto originale ma invero con una ritmica trascinante e con una solista capace di fare bene il proprio lavoro. A dir la verità, in tutto l’album la chitarra solista costituisce il vero punto forte dell’album, dando ai brani una marcia in più convincente e sempre a tiro, che riesce anche nella successiva “Shit happens” e la title track, che per struttura della canzone somiglia alla traccia precedentemente menzionata. Altrove è la compattezza sonora a rendere i brani buoni, come ad esempio in “Scars”, più hardcore, e “Burned Fields”, diretta e massiva. Il tutto per un clima dell’album rabbioso ma non troppo orientato verso l’hardcore quanto piuttosto su una specie di death/thrash moderno e cospicuamente influenzato dal groove nella sezione ritmica, sulla scia di quanto bands come gli Arch Enemy hanno fatto, diciamo da “Anthems of rebellion” in poi.
Purtroppo però, a queste note positive se ne devono affiancare altre negative: quando i Krieg suonano sullo stile dei brani suddetti, cioè senza fronzoli e potenti, va bene, ma il difetto di quest’album è che è monodirezionale. Tutti e 10 i brani pestano sullo stesso punto, e quando provano a fare altro, escono fuori cori puliti-o-quasi non molto convincenti perché francamente annacquano un po’ la proposta musicale, rovinando così il buon impatto di “Until I’m inside”, “Duplicity” e “1000 hands”. Altrove, come proprio in “1000 hands” la band si forza un po’ troppo e finisce per mettere delle parti che legano i riffs troppo artificiose e che suonano poco naturali, direi quasi forzate, che ammortizzano l’impatto dell’album. Non a caso si arriva, proprio per questi difetti, a fine del disco un po’ in sordina, con la stessa conclusione del disco che non è niente di speciale e con le canzoni che davvero mostrano il difetto di avere un carattere insistito e convincente, ma solo finché la band non prova a metterci altri stili. È lì secondo me che i Krieg si perdono.
Insomma: originale in buona quantità, dotato di buone intuizioni musicali e ben prodotto, ma anche un po’ monotono e con la carta melodica e anche quella tecnica che non molte volte funzionano, che è dove i Krieg devono migliorarsi. Peccato, perché ne poteva uscire una bomba underground, ma ci troviamo in realtà di fronte a qualcosa ancora in fase di potenziamento e non ancora in “top form”. Ciononostante, l’album è valido e l’acquisto è consigliabile a chiunque abbia un occhio di riguardo per il death/thrash o il death melodico moderni e il groove metal. Si può fare di più e meglio però. Forza ragazzi!

Track by Track
  1. Don’t scratch the wall 75
  2. Shit happens 75
  3. Humans need war 75
  4. Until I’m inside 65
  5. Scars 80
  6. Duplicity 65
  7. 1000 Hands 60
  8. Burned Fields 75
  9. My darkest nightfall 65
  10. Beautiful machine 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 13.03.2014. Articolo letto 1775 volte.

 

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