Diego Deadman Potron «Electro Voodoo» [2013]

Diego Deadman Potron ĞElectro Voodooğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
17.03.2014

 

Visualizzazioni:
1039

 

Band:
Diego Deadman Potron
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Diego Deadman Potron

 

Titolo:
Electro Voodoo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Diego Deadman Potron – Vocals, guitar, footstomps, cigar box

 

Genere:
Rock / Blues

 

Durata:
29' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Ammonia Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Ammonia Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tra le one-man-band più curiose che abbia ascoltato in questi ultimi mesi, Diego Deadman Potron rappresenta certamente una realtà da tenere sotto stretta osservazione, se non altro poiché propone una tipologia di blues che sta quasi scomparendo, quella cioè in cui il musicista è anche cantante e suona cassa, rullante e charleston a pedali o ’footstomps’, slide guitar e persino cigar box, spesso contemporaneamente.
Certo è da dire che non è per nulla semplice accostarsi a questo mood di musica se non avete masticato blues per anni o se non siete intenditori, nella fattispecie qui c’è da apprezzare la ‘sporcizia’, il vissuto, il vintage, le atmosfere fortemente martellanti, a volte costituite da un sound becero, vocalismi sgraziati, addirittura teatrali nel loro raccontare storie e vicende ma il tutto è contornato da un apprezzabilissimo sound minimale in cui lo strumento principale è questa chitarra elettrica che accompagna la bella voce di Diego.
Non stiamo parlando di un capolavoro che stravolgerà chissà cosa ma di un disco che non arriva nemmeno a durare mezzora e che riesce ad emozionare chi sa lasciarsi andare con l’immaginazione e coi ricordi. Possiamo considerarlo cantautorato, perché no.
Segnalo la bella e notturna ‘Drunking’ che chiude il disco ma anche la vissuta e “maleodorante” opener ‘Blue Mud Bay’ oltre che la martellante ‘Demon In My Ass’ e la passionale ‘I Do My Voodoo’ dotata di un superbo slapback sulla voce che va a ripescare un po’ il sound degli anni 50/60 e male di certo non fa.
‘Electro Voodoo’ è da tenere in considerazione qualora siate dei rockers incalliti dal grande cuore.

Track by Track
  1. Blue Mud Bay 70
  2. Bible & Pistols 70
  3. Death Come To My House 70
  4. Demon In My Ass 70
  5. Black Woman 65
  6. I Do My Voodoo 75
  7. Birthday Cake 65
  8. Drunking 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 17.03.2014. Articolo letto 1039 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.