Barbarian Prophecies «XIII» [2013]
Recensione
Il terzo full length dei galiziani Barbarian Prophecies esce per la Wormholedeath e rinnova la sua proposta musicale: un death metal potente, aggressivo e coinvolgente, a volte tinto di un subdolo istinto old school che fa avvicinare la proposta musicale di questo “XIII” alle scorribande degli Unleashed, mentre altre volte si citano influenze più moderne, groovy, e con una chitarra solista che strizza un occhio al metal classico.
E va detto: l’album per buona parte scorre via che è un piacere, con le prime tre canzoni potenti, a tiro e violente come si deve, mentre “Into the infinite void” si rivela essere l’episodio migliore del disco perché più creativo, e con uno stacco arpeggiato e macabro efficace. Segue poi la catchy “Twilight of mankind” e la più tecnica “Embrace of insanity”. Ora, se il disco fosse così, potremmo parlare di una bomba dell’underground, ma purtroppo i Barbarian Prophecies esagerano sulla durata dell’album e ci propongono altre tracce che allungano l’album e lo annacquano. Il fatto è che i restanti brani non sono brutti, ma neanche sono qualcosa di memorabile, direi quasi che non erano necessari poiché a parte la complessa “Nameless shadows” non aggiungono molto e finiscono per essere fini a sé stesse. Il risultato è quindi un album che stupisce molto nella prima parte, ma nella seconda parte finisce le cartucce e l’album termina un po’ col fiatone. D’altronde, 65 minuti e passa di musica sono tanti, e per mantenere viva l’attenzione serve una dose di creatività e di idee molto alta. I Barbarian Prophecies sanno scrivere dei bei brani, ci mancherebbe, ma non sanno reggere un album lungo più di un’ora, e pertanto i brani più deboli sanno di sgradevoli fillers.
In conclusione: “XIII” è un buon album, non perfetto, non senza fillers e buono ma non vincente, ma anche così i fanatici del metal (sia death che thrash) che non disdegnano qualche puntata groove o più swedish style potrebbero apprezzare quest’album. E proprio a questi l’ascolto dell’album è consigliato.
Track by Track
- The Hidden 75
- Anger 75
- Towards nowhere 75
- Into the infinite void 80
- Twilight of mankind 80
- Embrace of insanity 75
- Dreadful game 65
- Nameless shadows 75
- Punishment of oblivion 60
- Defeated 65
- Nine days of storm 60
- Engulfed 65
- XIII 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
69Recensione di Snarl pubblicata il 25.03.2014. Articolo letto 1229 volte.
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