From Oceans To Autumn «A Perfect Dawn» [2013]
Recensione
Arriva il terzo album degli Americani da Charlotte From Ocean to Autumn, che insistono nelle astratte coordinate post rock riassunte in 8 tracce più due brevi intermezzi condensate in circa 56 minuti e mezzo di musica. Una musica strumentale, dal forte feeling ambient che ammanta le composizioni, e caratterizzata dal fatto di essere effettivamente comunicativa di un’alba che sorge. Sembra scontato? In realtà no. Personalmente, raramente le scelte stilistiche del post rock mi interessano: spesso trovo i brani delle bands che si cimentano in questi lidi sonori troppo pretenziosi, raramente comunicativi e a volte perfino dal mood troppo omogeneo, nonché tendenti a lambire lidi del metal estremo in maniera vaga.
Fortunatamente con i FOTA questo non succede: i brani scorrono lisci, forse ancora troppo omogenei ma comunque ben riusciti e apprezzabili, con un gradevole crescendo che ammanta l’opener “Aurora”, o la comunicativa e stentorea “Halo”, insieme alla mossa “Split sky”, dove una batteria mossa e non certo lenta non incide e anzi scorre leggiadra su una chitarra che non smette di tessere le sue trame, addirittura concedendo qualche solismo contenuto in “Visible light”. Questo è “A perfect dawn”: una manciata di canzoni leggere e suadenti ma non statiche e molto trasportanti nei loro episodi migliori, che rifuggono la staticità tematica che ho sempre odiato in questo genere. Questo avviene, tuttavia, nei migliori episodi di quest’album, mentre altrove l’intensità compositiva viene a volte meno, come in “Legend”, oppure semplicemente non riesce a confermare il potenziale sporadicamente visto in queste composizioni, come nella conclusiva e lunga “Faultless”, che a scapito del nome finisce per avere qualche difetto, tra cui per esempio il fatto di non impressionare particolarmente.
Insomma: sarà imperfetto, potrà eccellere a fasi alterne, potrà anche avere qualche limite compositivo, ma per me questo “A Perfect Dawn” è una buona prova dei From Ocean to Autumn, il cui ascolto è consigliato a qualsiasi amante delle sonorità post rock.
Track by Track
- Aurora 75
- Zenith 75
- Eos 70
- Halo 75
- Visible light 75
- Legend 60
- Split Sky 80
- The Absolute 70
- The illusion of a moving sun 65
- Faultless 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di Snarl pubblicata il 09.04.2014. Articolo letto 1192 volte.
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