The Wisdoom «Hypothalamus» [2014]

The Wisdoom «Hypothalamus» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
12.04.2014

 

Visualizzazioni:
2070

 

Band:
The Wisdoom
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Titolo:
Hypothalamus

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dario Locca – Vocals, Guitars
Francesco Pucci – Vocals, Guitars
Daniele Neri – Bass
Luigi Costanzo – Drums

 

Genere:
Doom / Sludge / Heavy Psych

 

Durata:
43' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.02.2014

 

Etichetta:
Heavy Psych Sounds
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Narcotica
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Recensione

Il nome dei ‘The Wisdoom’ non mi era sembrato nuovo così ho ricercato tra le vecchie recensioni e ho scovato il loro omonimo brano (estratto dal loro primo EP) nella compilation datata 2012 “Desert Sounds Vol.4 - In The Mouth Of Fuzz” nella quale essi erano comunque riusciti a brillare in mezzo a tante altre realtà.
Il tempo per un debut è finalmente giunto ed ecco vedere pubblicato l’album ‘Hypothalamus’ che offre quattro lunghe composizioni per un totale di quasi tre quarti d’ora, composizioni in cui un flusso continuo di atmosfere psichedeliche, a tratti irreali, basate su melodie semplici ed immediate regalano un piacevole viaggio mentale.
E’ interessante l’effetto totalmente ipnotico che fin da ‘Alpha’ riesce ad abbracciare quasi tutto il disco. L’opener è profonda e intensa mentre ‘Theta’ ha come intenzione quella forse di giocare con maggiore forza sulle melodie fermo restando che la psichedelia è sempre di casa e strumenti come chitarre ben effettate riescono nell’intento non semplice di sopperire ad una tastiera mancante.
Il terzo episodio, ‘Delta’ resta un po’ sullo stesso piano del pezzo che lo precede ma è più oscura e disperata se vogliamo, segno di un climax emotivo evidente che giunge a ‘spegnersi’ con la conclusiva ‘Oneiron’, non certo la traccia migliore del lotto come contenuti ma pur sempre interessante dal punto di vista sonoro in generale.
Certamente ‘Hypothalamus’ non riscrive le sorti della musica psichedelica né dello Sludge e altri (sotto)generi che terminano in “–core” tuttavia ha un effetto benefico e non lascia di certo indifferenti nemmeno ad un primo ascolto.

Track by Track
  1. Alpha 75
  2. Theta 75
  3. Delta 80
  4. Oneiron 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 12.04.2014. Articolo letto 2070 volte.

 

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