Dotzauer «Deep» [2013]

Dotzauer «Deep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.04.2014

 

Visualizzazioni:
1682

 

Band:
Dotzauer
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Titolo:
Deep

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Gasparin :: chitarra
Alberto Brunello :: chitarra e voce
Sebastiano Pozzobon :: basso
Nick Rigato :: batteria

 

Genere:
Post Metal / Ambient

 

Durata:
41' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.10.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Doppio Clic Promotions
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Recensione

I Dotzauer sono un trio da Treviso che a scapito dell’ambient proposto nella biografia, sono un gruppo post sludge con qualcosa di metal nel 99,9% di questo disco di debutto, chiamato “Deep” e che esce per la Red Sound Records, che propone 6 tracce per 41 minuti di musica, proposte sia in versione strumentale che in versione cantata, anche se il cantato è minimale e non si impone mai decisamente sugli altri strumenti.
Il sound dei Dotzauer potrà magari non spiccare direttamente dalla prima “organic silver”, dove una tendenza molto melodica e una voce urlata un po’ troppo in stile hardcore potrebbero risultare un’accoppiata stonata per qualcuno, ma è nelle due tracce successive che l’album “Deep” convince di più, con “Water buries the skyline” che possiede un ottimo climax all’interno della canzone. Non solo: il brano è comunicativo a livelli molto apprezzabili e possiede un cambio di atmosfera eccellente attorno a 4:40, e questa è una cosa che apprezzo particolarmente nei dischi post, visto che spesso trovo questi albums troppo omogenei e monodirezionali. L’altro highlight è “Deepster”, totalmente ambient e in pieno stile horror music, davvero interessante per gli amanti di queste sonorità. Non male anche la struggente “Air hunger” che diventa sempre più mossa verso la fine con tendenze tipo “Cult of Luna”, fino all’ombrosa “Shreds of consciousness”.
Formalmente il disco è benissimo fatto, come spesso succede in questo genere, e per fortuna rifugge degli stereotipi del post suddetti che gli fanno guadagnare punti. Come lato negativo, invece, potrei citare una certa mancata conclusione dell’album, nel senso che la canzone conclusiva è qualcosa che non toglie né aggiunge niente a quanto detto in precedenza dal disco, evitando una chiusura trionfale. Poteva essere un bel lavoretto, ma non è completamente così.
Ciò non toglie comunque che l’album è buono. Arpeggiato, effettato, lento e melodico ma anche capace di parti più lugubri, il cui album è qualcosa il cui acquisto è per me consigliato ai fans di gruppi tipo Isis o Cult of Luna o gruppi simili. Bel disco.

Track by Track
  1. Organic silver 65
  2. Water buries the skyline 75
  3. Deepster 75
  4. Air hunger 70
  5. Shreds of consciousness 75
  6. When the Soul and the Abyss Wave to Each Other 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.04.2014. Articolo letto 1682 volte.

 

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