Psychocalypse «Crying Moon» [2013]
Recensione
Disco di debutto direttamente sulla lunga distanza per Psychotic, unico membro di questa one man band francese da Perpignan chiamata Psychocalypse, che condensa in 46 minuti 9 canzoni più intro e intermezzo di ciò che nella biografia viene proposto come melodic symphonic death thrash nel flyer della label, che in questo caso è la Buil2kill records. Tuttavia, se dopo aver letto la descrizione della label state pensando a qualcosa tipo i Soilwork di dischi come “Figure Number five”, sappiate che non ci siete, visto che “Crying Moon” è meno catchy. Eviterei anche paragoni con i Dark Tranquillity e In Flames dei primi due albums, visto che la proposta sonora di Psychotic è molto meno vivace. A conti fatti, visto che le parti thrash sono molto rare e più che altro visibili nella poco speciale parte finale dell’album, direi che i punti di riferimento di “Crying Moon” vanno ricercati piuttosto nei lidi gothic/death metal, quelli di bands come Septic Flesh, a volte certi primi Ecnephias e Sins of Thy Beloved. È solo raramente che la musica di Psychotic riesce effettivamente ad essere un death metal atmosferico e moderato con tastiere, cioè a centrare il bersaglio; questo avviene in canzoni come “Surviving for a despair growl” e “Frozen area”, mentre le altre volte suona praticamente gothic, ma senza ritornelli davvero degni di nota, con canzoni che puntano sempre sullo stesso lido musicale senza provare a osare avventurarsi su altri lidi.
In poche parole, il problema principale di “Crying moon” è tutto qua. Di per sé non è un album brutto, ma è goffo e ancora troppo grezzo. Cerca di essere originale, ma le coordinate sonore sono un campo aperto, inquadrabili complessivamente nel gothic, ma senza avere il coinvolgimento e la profondità necessarie, e quando si va sul death i risultati hanno lacune perché ci manca la pesantezza sonora e raramente le partiture lasciano davvero il segno. Non aiuta purtroppo una drum machine che pur se ben programmata e con suoni passabili, non slega le legnose giunture del songwriting di “Crying moon”. Certo, fortunatamente qualche bell’episodio ci sta, come la terza e la quarta canzone, che sono un po’ le migliori dal punto di vista dell’atmosfera, o la più personale sesta canzone, ma si tratta di episodi che, seppur non casuali, mostrano una one man band che deve ancora crescere, fare pratica, definire il proprio sound e trovare la propria personalità.
Cosa rimane? Beh, Psychotic ci sta provando a definire il suo originale stile, e magari qualcuno che apprezza sin da ora potrebbe esserci, per cui un ascolto a quelli che bazzicano tra il gothic e il death melodico potrebbero essere interessati a vedere se “Crying moon” rispecchia i loro gusti. Per me, però, il disco è da sufficienza più che altro d’incoraggiamento per la voglia di provare a fare qualcosa di personale. Piena, ma pur sempre una sufficienza. Questo è un disco di passaggio. Vedremo come evolve col secondo album.
Track by Track
- Intro 60
- Stray Souls 65
- In the lost Kingdom 70
- Apocalodia 70
- Crying moon 65
- Surviving for a despair growl 70
- Staring as a wolf 60
- Tristesse De La Nature 65
- Fighthing Against The Past 55
- Frozen area 70
- Search and See The Tears Of Stars 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Snarl pubblicata il 17.04.2014. Articolo letto 1308 volte.
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