Dyrnwyn «Fatherland» [2013]
Dyrnwyn
Titolo:
Fatherland
Nazione:
Italia
Formazione:
Thanatos :: voce
Ivan Cenerini :: basso e cori
Rick Deckard :: chitarra ritmica e cori
Vidarr Aesir :: chitarra solista e cori
Ivan Coppola :: batteria
Michela Luciani :: flauto traverso
Michelangelo Iacovella :: tastiere e strumenti popolari
Genere:
Pagan / Folk Metal
Durata:
19' 55"
Formato:
EP
24.12.2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Discreto demo di debutto dei Folk metallers Dyrnwyn da Roma, che consiste in un settetto con il cantante dei Burian, che ci propongono in questo “Fatherland”, molto bello graficamente, 4 canzoni raccolte in poco meno di 20 minuti di musica.
Beh, in questo caso ci troviamo di fronte al classico caso di lavoro che arriva alla sufficienza, ma che per ambire a qualcosa di più ha molta strada da fare ancora, perché “Fatherland” è in estrema sintesi caratterizzato dall’essere globalmente gradevole nei suoi mood celtici e disegnati da un buon flauto, ma spesse volte questo è penalizzato da una qualità sonora ordinaria e che affossa il suono soprattutto per ciò che riguarda le chitarre, e da una poca voglia di osare della band in fase di arrangiamento, con dei buoni riffs che però risentono di un arrangiamento lento di batteria. Ciò non toglie che “Dyrnwyn” e “Whispering wood” siano gli episodi migliori di questo album, in quanto sufficientemente suggestive, e non è male neanche “Fatherland”, che cerca di essere maestosa anche se la qualità sonora ritorna a sabotare tutto, mentre “Battle prayer” mi sembra dozzinale.
Cosa occorre a questa band? Io direi di aumentare la velocità delle canzoni, giusto per dare all’album un tocco di meno trascinato e più trascinante, inoltre curerei meglio i ritornelli, nel caso in cui alla band interessi avere uno stile tipo Moonsorrow, e soprattutto aumentare la componente “fun” del disco, sempre che i Dyrnwyn non preferiscano invece usare i tempi austeri, seriosi e anche un po’ amari di cose tipo Primordial o Bathory di metà carriera. In altre parole: occorre che la band osi e si spinga oltre i limiti. Questo “Fatherland” come inizio non è male e ne consiglio l’acquisto ai fans e collezionisti del folk/viking/pagan e affini, ma per smuovere il mercato ci serve di più.
Track by Track
- Dyrnwyn 70
- Battle Prayer 55
- Fatherland 65
- Whispering wood 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di Snarl pubblicata il 24.04.2014. Articolo letto 1927 volte.
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