Dogmate «Hate» [2013]

Dogmate «Hate» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
29.04.2014

 

Visualizzazioni:
1705

 

Band:
Dogmate
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Titolo:
Hate

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sk :: Guitar
Ivn :: Drums
Mad :: Vox
Jeff :: Bass

 

Genere:
Groove Metal

 

Durata:
40' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Agoge Records
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Distribuzione:
Masterpiece Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I DogMate sono romani, e arrivano all’album di debutto dopo due singoli, questo “Hate” uscito per la Agoge Records. Un nome dell’album non molto originale, unito a una opener decisamente fiacca e uno stile musicale che è un miscuglio di groove, stoner, tentazioni nu metal e punte di thrash meno comuni, farebbero pensare a qualcosa di decisamente superficiale e dozzinale.
Ma fortunatamente dopo la prima canzone (in verità un po’ insulsa, come detto), il disco non sbaglia un colpo o quasi, e pur non facendo strappare i capelli di gioia, ti lascia un sorriso in faccia alla fine dell’ascolto dell’album, per via di brani compatti e convincenti come “Inflated Psychotic”, potente e aggressiva nel ritornello, o nella groove e molto nu metal “Stripped and cold”, fino alla combo di brani che va dalla quinta canzone alla settima compresa, che oltre ai riffs massicci di chitarra, riesce anche a stupire ritmicamente con alcune accelerazioni thrash benvenute, che rendono il disco meno monodirezionale e con una carta in più da giocare. Il tutto su di una voce ben a tiro, gridata ma non troppo e buona anche nei ritornelli più puliti, tra cui spicca anche la inconsueta ballad conclusiva, per chitarra acustica, violino, voce pulita e voce. Questo brano fa anche notare una spiccata vena melodica dei DogMate nelle composizioni.
Difetti ce ne sono, ma marginali, tipo un paio di episodi meno a fuoco nei quattro quinti della durata dell’album, e la già citata opener. Ok, ci sto insistendo, ma l’opener song dovrebbe essere una canzone importante e dimostrativa della potenza dell’album, che non si può permettere un brano così fiacco. Cose non gravi, tuttavia: una volta sentito il resto dell’album, questi difetti sono marginali.
Nel complesso, prova superata per i DogMate, e album consigliabile a chi apprezza sonorità tra il groove metal (predominante) e lo stoner, senza disdegnare puntate nel metal più moderno, quasi nu metal a tratti.

Track by Track
  1. Buried Alive 50
  2. Inflated psychotic 75
  3. Witness of the shamelessness 70
  4. Stripped and cold 70
  5. Dark in the eyes 75
  6. Me-Stakes 70
  7. Hunter’s mind 75
  8. Mesmerizing truth 65
  9. World war III 65
  10. Black swan 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 29.04.2014. Articolo letto 1705 volte.

 

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