Hellish War «Keep It Hellish» [2013]
Recensione
Terzo tiratissimo album per la formazione heavy metal brasiliana: un lavoro nel complesso maturo e abbastanza personalizzato se contestualizzato in un genere in cui molto, se non tutto, è stato già detto, tecnicamente ineccepibile ma leggermente sbilanciato per quanto riguarda la durata dei brani che risultano un po’ forzati (vedi “The Quest”, traccia di chiusura dell’album della durata di quasi dieci minuti).
Qualche richiamo ai classici del genere (heavy/epic) è ineluttabile, echi di Maiden, Helloween e soprattutto Running Wild si insinuano con nonchalance nelle melodie dei brani, pervase da chitarre aggressive, veloci, veri colossi, punta di diamante degli Hellish War.
Prova niente male anche per la new entry ai microfoni, BIl Martins, che allontana il quintetto dal precedente sound manowariano senza però evitare qualche scivolata.
Sarà una mia temporanea predilezione per le tracce strumentali ma “Battle at the Sea” aggiunge un tocco in più all’intero album.
Track by Track
- Keep It Hellish 75
- The Challenge 75
- Reflects On The Blade 70
- Fire And Killing 70
- Master Of Wreckage 75
- Battle At Sea 80
- Phantom Ship 75
- Scars 65
- Darkness Ride 65
- The Quest 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di Elbereth pubblicata il 17.05.2014. Articolo letto 1083 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.